Impossibilitata ad entrare a causa delle barriere architettoniche e degli ascensori guasti da settimane espone un cartello con su scritto: ” Vietato l’ ingresso ai cani e ai disabili”. Verdi Ecologisti: ” persone entravano ed uscivano dal presidio piangendo”.
Si è incatenata come aveva promesso all’ ingresso del Presidio Sanitario del Corso Vitt. Emanuele 690 Brunella Loso , una insegnante gravemente impedita nella deambulazione a causa degli esiti di una poliomelite, che risulta INACCESIBILE da ogni parte a causa della presenza di barriere architettoniche ed in cui l’ ascensore è guasto da oltre 15 giorni.
“Ho messo un cartello all’ ingresso del mio presidio Asl con su scritto “vietato l’ ingresso ai cani ed ai disabili” – spiega la Sig.ra Loso – perchè di fatto è questo il trattamento che hanno riservato alle persone come me. Io mi auguro che il Commissario della Asl si fratturi gambe e braccia per 6 mesi e debba andare come me in una struttura sanitaria con barriere architettoniche e ascensori rotte. Solo facendo una esperienza del genere capirà la mia condizione che è uguale a quella di migliaia di altre persone che non solo soffrono per i problemi di disabilità ma vengono umiliate ed impedite nella fruizione delle strutture sanitarie”.
“Le barriere per i disabili, gli ascensori rotti da settimane e anche per mesi – dichiara il commissario regionale dei Verdi Ecologisti Francesco Emilio Borrelli presente al presidio della Sig.ra Loso – fanno capire ai cittadini che per andare in un presidio sanitario bisogna essere in ottima salute ed essere fisicamente preparati a fare molte rampe di scale. Un paradosso tutto della sanità napoletana. Chi permette questo scandalo oltre a commettere un illecito dimostra di non avere cuore”.
“Ho visto tante persone anziane e malate gravemente uscire ed entrare da questo presidio piangendo – dichiara il capogruppo di Verdi Ecologisti alla I Municipalità Diana Pezza Borrelli – perchè impossibilitate ad affrontare le rampe di scale. Alcuni si fanno trasportare in braccio o a spalla, sembra di essere tornati indietro nel tempo. Altri sconfortati si rivolgono a visite private spendendo cifre da capogiro. A pensar male si potrebbe addirittura pensare che è tutto organizzato per spingere i pazienti verso la Sanità privata”.