Una società approssimativa e disorganizzata – “nu popolo e’ furbo ch se fa fa fess”.
La crisi paventata da amici e colleghi per la sconfitta in Supercoppa non si è verificata. Il Napoli vince! La crisi dei risultati non c’è stata, quella di Napoli e del Napoli è, invece, sempre sotto gli occhi, di tutti: approssimazione e disorganizzazione. Dalla gestione dello Stadio San Paolo: ai tantissimi ed ormai soliti ed obsoleti problemi, quest’anno si è aggiunto il terreno di gioco: non c’è fonte di informazione in Italia ed all’estero che non abbia evidenziato quel quadro obbrobrioso del manto una volta erboso ed oggi sabbioso dello Stadio San Paolo (compreso il maggiore quotidiano di Amsterdam!) alla gestione del Settore Giovanile, oggi affidato a Francesco Barresi, 29 anni, da due a Napoli, proviene dalla Reggina, legato da vincoli di amicizia a Riccardo Bigon alla gestione della Tribuna Stampa, Unica in Italia nella sua approssimazione, prevaricazione e favoritismi (perfino nella distribuzione delle bottigline di acqua o dei gelati, oltre ai posti e ai settori). Ho avuto modo di vedere la diversità,
senza dirlo, nettamente migliore, dell’organizzazione e del rapporto con la stampa sia televisiva, sia di carta stampata che di web, di Inter, Milan, Bologna, Piacenza, Juventus, Palermo e Genoa. Questo giornale è, però, ottimista: confida nella grande esperienza ed onestà intellettuale del nuovo capo di informazione e comunicazione del Napoli, proveniente da Sky e Filmauro, Nicola Lombardo che ha, nella conferenza stampa del pre gara di Mazzarri, in dodici minuti, spiegato tantissime cose. Dal rapporto con i siti web, ai “figli e figliastri”, alle conferenze stampa di calciatori e allenatore, agli allenamenti “open”. Avrà il nostro sostegno, il mio personale e quello di questo giornale oltre ai siti web che rappresento. L’organizzazione dei tanti campi su cui giocano le squadre giovanili del Napoli; l’organizzazione del Centro Sportivo di Castelvolturno, gli allenamenti, i ritiri, i rapporto tra calciatori e tifosi, calciatori e televisioni, calciatori e giornali.
Aurelio De Laurentiis, Presidente e Maggiore Azionista del Napoli Calcio S.p.A, promise, al momento dell’esonero del Direttore Generale Pier Paolo Marino, una organizzazione diversa della Società che lo vede a Capo……….. Non mi va dopo aver assistito a due meravigliose ed esaltanti vittorie, elencare tutte le discrasie che rendono il Napoli famoso in Italia, non certo per i risultati della squadra e del suo allenatore ma per tutte queste altre cose. E, spesso, pagano, i tifosi. Quelle meravigliose persone che io ho osservo ogni partita, specie nelle Curve. Molte ore, moltissime ore…….. dall’ingresso all’uscita.
Domenica scorsa il periodo del Napoli vedeva con la vittoria sulla Fiorentina, speriamo, la sua risoluzione definitiva. Maturità e personalità. La Fiorentina è stata un grande avversario: possesso di palla, un bellissimo gioco, controllato e poi punito dalla predisposizione in campo di un Napoli più attento, ordinato, veloce e reattivo nelle ripartenze che hanno causato molte preoccupazioni agli uomini di Montella, il quale mi dichiarava nel dopo partita: “sono soddisfatto del gioco e non contento del risultato. Dobbiamo diventare squadra. Molti calciatori sono nuovi e nemmeno si conoscono e poi di fronte avevamo una grande squadra con tanti campioni, da Cavani ad Hamsik ad Insigne che crescerà ancora, non in altezza ma sul piano del gioco e della personalità”.
La vittoria del Napoli ha tante motivazioni: atletiche, infatti gli azzurri arrivavano sempre primi sul pallone ma soprattutto tattiche.
Grande la prestazione della coppia centrale di centrocampo, formata dal mai domo Behrami e Dzemaili e migliorato, con l’ingresso di Inler, nella distribuzione del pallone.
Osservando, poi, attentamente il primo tempo di Insigne, ci si convince sempre di più che questo ragazzo sarà certamente tra i giovani calciatori potenziali partecipanti al Mondiale in una delle Nazionali più forti, diventerà il trascinatore di questa squadra, lui quanto Cavani, con l’affetto totale del pubblico napoletano. Non c’è tifoso o simpatizzante del Napoli che non straveda per lui
Adesso, godiamoci la sosta. Per il Parma c’è tempo.
NANDO TROISE.