I sottoscritti consiglieri comunali del Partito Democratico Pasquale Fuccio, nato a Napoli il 24/07/1975 e residente in Casoria (NA) alla Via P.pe di Piemonte n.58, Giovanni Marigliano nato a Napoli il 08/03/1953 e residente a Pomigliano D’Arco via san Giusto, 51, Giuseppe Balsamo nato ad Afragola il 18/01/1972 e residente a Casoria Via Nazario Sauro, 38, Nicola Laezza nato a Casoria il 23/05/1956 e residente a Casoria Via cesare Battisti, 14,
Premesso
Che durante il Consiglio Comunale del 26 SETTEMBRE 2012, sul capo “comunicazioni del Presidente, i sottoscritti prendevano atto che era stata protocollata in data 20/09/2012 una nota dell’Avv. Gennaro Crispino, primo dei non eletti della lista Nuova Città, nella quale sollevava una questione di incompatibilità del Consigliere Aniello Cerbone perché personalmente coinvolto in questioni relative ad abusivismo edilizio.
Che tale situazione determinava, ad avviso degli scriventi, una precondizione alla stessa validità della seduta del consiglio comunale attesa la evidente ed
urgente esigenza di chiarire, nell’unica sede (il Consiglio Comunale), la sollevata questione, avvertendo la necessità , per l’effetto, di porre al voto del consiglio comunale il rinvio della seduta.
Che il Presidente facente funzione , nella persona del Consigliere Cerbone, ovviamente, nel redarguire il consigliere Fuccio, intervenuto nella discussione, sul fatto che vi erano questioni ben più importanti di queste, si rifiutava come di fatto ha poi fatto, di assecondare la richiesta di proporre al voto del Consiglio Comunale il rinvio dello stesso.
Che tale situazione ha generato in alcuni facinorosi presenti nel Consiglio Comunale dei quali non siamo in grado di fornire le generalità, con tono minaccioso si rivolgevano al consigliere Fuccio, intimandogli di stare zitto, “che si sarebbe dovuto dimettere”, oltre ad avvicinarsi con tono e modalità violente verso i banchi del consiglio minacciandolo se avesse continuato a parlare,
che il Presidente ed il Sindaco di Casoria sono rimasti silenti rispetto ad un violento attacco rivolto alle opposizioni ed in particolare alla libertà dei consiglieri, restando di fatto omertosi, fin quando non veniva con forza richiesta la sospensione immediata del consiglio.
Che la decisione di sospendere il Consiglio è arrivata con forte e pericoloso ritardo rispetto alla stessa incolumità degli scriventi ed in particolare del consigliere Fuccio, palesemente minacciato dalla presenza di gruppi di facinorosi.
Che all’esito di questi comportamenti il consigliere Fuccio è stato costretto ad allontanarsi dall’aula facendovi rientro solo per consentire la votazione del Presidente del Consiglio Comunale per poi, successivamente, allonatanarsi definitivamente dall’aula Consigliare.
Tanto premesso,
Denunciano
Il clima artatamente costruito all’interno del Consiglio Comunale, volto a tacitare il libero pensiero di chi intende svolgere la funzione per la quale è stato eletto, senza dover subire pressioni e/o violenze finalizzate ad assecondare la volontà di qualche potente di turno.