In una lettera al Sindaco Carfora, sottolineata dall’Assessore Antonio Lanzano la necessità di assistere le famiglie bisognose
La parola d’ordine è di “alleviare quanto più possibile il disagio che vivono le famiglie meno abbienti”. E’ questo, in sintesi, il contenuto di una lettera che Antonio Lanzano , Assessore alle Risorse Umane, Sport e Attività Produttive ha inviato al Sindaco Carfora. “In questo particolare momento storico” – ha puntualizzato l’Assessore – “ è necessario che l’Amministrazione fornisca alle famiglie indigenti e disagiate una risposta politicamente valida”. In che modo è possibile realizzare tale proposito, che risponde all’essenza stessa della Politica, alla sua ragion d’essere, quale impegno di farsi carico dei cittadini più svantaggiati ? Ecco quanto sottolinea Lanzano nella sua missiva: “Attraverso il reperimento nelle pieghe del bilancio di tutte le risorse utilizzabili (…), riducendo, se non proprio eliminando, gli stanziamenti di tutte quelle iniziative non caratterizzate da particolare urgenza e non strettamente necessarie a soddisfare finalità istituzionali”.
La richiesta dell’Assessore, dunque, è quella di “operare una sorta di priorità delle urgenze, dando la massima attenzione ai bisogni sociali, soprattutto in questo particolare momento in cui i messaggi hanno un peso”, facendo esplicito riferimento “alla sensibilità sociale e alla sobrietà istituzionale”. Compiere una
precisa scelta di campo a favore degli ultimi, delle famiglie che già alla seconda o terza settimana restano con le tasche vuote, comporta la necessità di ridurre spese superflue, di togliere dal bilancio comunale voci i cui costi hanno il solo scopo di consentire a qualche politico di mettersi “in vetrina”, per aumentare il proprio consenso. Se la richiesta dell’assessore Lanzano è accolta, e non abbiamo motivo di ritenere che non sia presa in considerazione dal Sindaco, si può effettivamente dire che i dispositivi di legge nelle mani dei nostri delegati si sono umanizzati, che le norme istituzionali si sono “scaldate” di passione solidaristica e che nel Palazzo di piazza Cirillo è emerso il rispetto per i deboli, che l’indifferenza è sparita e che dalle sofferenze delle fasce deboli della Cittadinanza si sprigiona una tale forza d’urto da indurre, soprattutto nell’approssimarsi del periodo natalizio, i politici locali a sviluppare la “fantasia” della solidarietà e della condivisione, installando, ad esempio, meno luminarie per utilizzare i risparmi a favore delle persone sulle quali incombono tanti problemi economici ( bollette da pagare, spese sanitarie da sostenere, affitti in arretrato…). Non si tratta di “fare assistenzialismo”: sappiamo che anche gli Enti locali navigano in brutte acque, eccome, ma, l’intenzione di Antonio Lanzano è di stimolare l’Amministrazione a compiere delle scelte di etica pubblica, quali “segni” di condivisione, per restituire alla Politica il suo vero volto. Sappiamo che soprattutto oggi l’aggettivo più frequente che si associa alla parola “Politica” è quello di “sporca”. E’ segno che c’è una diffusa diffidenza e un sentimento di disprezzo nei confronti degli uomini pubblici: si crede molto poco alla gratuità del loro impegno e alla serietà del loro operare; tuttavia, la gente sa distinguere tra coloro che vendono chiacchiere e quelli che, pur tra tante difficoltà, si adoperano instancabilmente per migliorare le condizioni di vita della collettività, per una Città più vivibile. La proposta di Lanzano va nella direzione di una concezione della Politica alta e nobile, intesa ( essendo egli un cattolico con la passione per il “bene comune” ) quale maniera esigente di “vivere l’impegno umano e cristiano al servizio degli altri”. Il suggerimento che io proporrei al Sindaco e al suo staff, per dar seguito alla richiesta di Lanzano, è di interagire con qualche associazione di volontariato presente sul nostro territorio (o con tutte le Parrocchie di Casoria) per attuare un progetto di solidarietà natalizio, mettendo a disposizione di esso una somma ottenuta con tagli di spesa che si ritengono superflui.