PARCO DELLE ARTI: CULTURA DA VIVERE

Grazie a teatro e museo la periferia diventa centro

A seguito della firma dell’Accordo di Programma del 18 giugno scorso e dell’approvazione della Delibera di Consiglio Comunale n. 37 del 18 ottobre scorso, è entrata nel vivo – dopo anni di lavoro – la fase di attuazione del PIU EUROPA della città di Casoria.  E’ pari a circa 20 milioni la quota di finanziamento regionale e comunitario, a valere su 13 interventi che si sviluppano su tre assi principali: rigenerazione, recupero e riconnessione del tessuto urbano.

Nell’ambito dei vari interventi, quello senz’altro più rilevante è il “Parco delle arti”, sia dal punto di vista economico che dell’impatto urbanistico e sociale nella “visione” della Casoria del futuro, una città per le nuove generazioni.

L’area dell’intervento è posta lungo via Calvanese, tra il complesso industriale dismesso della Tubi-Bonna e la zona cosiddetta delle Cooperative, sorta anni fa con il piano di zona “167”. Circa 26 mila i mq interessati, di cui 10 mila impegnati per la viabilità e i parcheggi e i restanti occupati dal complesso del Parco.

Ma che cos’è esattamente il “Parco delle arti”? Un complesso polifunzionale flessibile,  un vero e proprio parco composto da una piazza del teatro, una sala

polivalente dove svolgere spettacoli e rappresentazioni teatrali, una galleria espositiva, un bookshop e una ludoteca, oltre ad uno spazio esterno capace di ospitare 1000 visitatori seduti ed uno spazio verde attrezzato che assolve alla funzione di verde pubblico di quartiere oltre che di itinerario espositivo. Fiore all’occhiello del Parco è sicuramente il Palazzo delle arti, che occupa, in pianta, una superficie di 1370 mq e si sviluppa su quattro livelli. Uno interrato parzialmente e tre fuori terra. Al primo livello del Palazzo delle Arti, in corrispondenza della “piazza del teatro” trova collocazione “il teatro”, uno spazio polifunzionale ove è possibile dare luogo a spettacoli, teatrali e musicali, per una platea di oltre 300  spettatori, meeting e congressi per oltre 450 convegnisti, convention e feste. Al secondo livello sono collocati gli spazi dei servizi integrativi e di accoglienza. Al terzo livello è collocata invece l’ampia area espositiva a vocazione museale, dove potranno trovare adeguata risposta tutte le esigenze artistiche cittadine, presenti e future. Al quarto si trova infine l’area destinata al ristoro, di circa 350mq, ed al relax con una terrazza all’aperto di circa 490mq, un roof garden in cui sarà possibile istallare nuove opere d’arte che vanno fruite all’area aperta.

 

L’idea centrale del progetto, sul piano dell’urbanistica, è quella di creare una forte permeabilità tra gli spazi, aperti e chiusi, interni ed esterni, di percorso e di sosta, lastricati ed a verde. Il Parco delle arti costituirà un complesso non solo funzionale ma anche un luogo in cui i progettisti hanno dato sfogo a numerose “fantasie” architettoniche, sempre alla ricerca del concetto di bello per quello che, giocoforza, diventerà uno dei luoghi simbolo della città. L’architettura dell’edificio propone, infatti, una conformazione morfologica e dei materiali molto scarna giocata sulla riconoscibilità delle singole porzioni funzionali. L’ingresso è caratterizzato da un ampio portale a doppio ordine, incorniciato dalla stondatura del setto murario che lo contiene. Lateralmente ad esso, sul paramento esterno, si propone la realizzazione di due aree per la collocazione di bassorilievi scultorei. Attraversato l’ingresso ci si trova nell’atrio principale da 130mq dove si aprono gli spazi per l’accoglienza (biglietteria, infopoint, guardaroba) le risalite, con il blocco sale ed ascensori, i servizi per i visitatori, l’accesso alla galleria espositiva, l’accesso al bookshop ed alla ludoteca, ed in sequenza l’ingresso alla prima sala espositiva polivalente con una superficie utile di oltre 400 mq. Tutti questi spazi sono diaframmati da pareti vetrate in modo da aumentarne la permeabilità visiva e spaziale. Ulteriore elemento unificante è la pavimentazione in cemento del tipo industriale finito con resine pigmentate.

La realizzazione del Parco delle arti cambierà sensibilmente anche la morfologia stradale del quartiere, realizzando di fatto la tanto attesa apertura di via Calvanese con i principali assi viari di entrata ed uscita della città. In particolare si prevede il collegamento di via Nino Cortese con la viabilità di servizio del Parco e di via Vittorio Alfieri che sarà collegata con la struttura culturale lambendo l’ex poligono militare e via Errico Caruso attualmente cieca. Si prevede inoltre l’apertura di una nuova strada che passerà attraverso il complesso Ina-Casa di via Petrarca.

“Il Parco delle Arti, tra tutti gli interventi del PIU-EUROPA, è di certo il più ambizioso – afferma il Sindaco, Enzo Carfora – perché da solo sarà in grado di rivoluzionare la conformazione del quartiere Castagna. Non è casuale che questo intervento, di poco più di 9mln di euro, da solo raccolga quasi la metà di tutte le risorse finanziarie del PIU Europa.  In generale tutti gli interventi rappresentano una opportunità concreta per Casoria di diventare una città più moderna ed infrastutturalmente attrezzata. Ma sono anche una sfida politica ed amministrativa per tutti. Infatti, solo il rigoroso rispetto dei tempi previsti per la cantierizzazione delle opere ci consentirà di godere realmente dei finanziamenti che altrimenti saranno irrimediabilmente perduti.”

L’intervento del Parco delle Arti nel suo complesso, quindi, assolve ad una nuova funzione aggregativa e di servizi alla cittadinanza configurando la necessaria dotazione di servizi ed attrezzature, per il quartiere e la città, che dovevano essere realizzati già da tempo ma la carenza di risorse finanziarie ha impedito si concretizzasse. Quattro gli obiettivi di fondo, tutti di grande valenza sociale diretti allo sviluppo economico della città: riqualificazione ambientale, rigenerazione economica, riorganizzazione degli spazi urbani e potenziamento dei sistemi di mobilità locale. Un progetto che partendo dalla fruizione dell’arte, passa attraverso l’organizzazione di happening culturali e la possibilità di far apprezzare e valorizzare le eccellenze locali.

Lo stato della progettazione è oggi in fase preliminare, ha spiegato il Dott. Alfonso Setaro, Responsabile del Programma, “in fase di gara sarà acquisito il progetto definitivo e esecutivo la cui realizzazione è prevista nei tempi del generale cronoprogramma del PIU Europa. Ora continuiamo a lavorare per l’apertura dei cantieri”.

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