Verdi Ecologisti: “In certe aree bisognerebbe consentire solo il no food”
“A Caivano – dichiara il commissario regionale dei Verdi Ecologisti Francesco Emilio Borrelli – un’ area di circa 20mila metri quadrati destinata alla coltivazione di cavolfiori è risultata contaminata dalla presenza di metalli e policlorobifenili, inquinanti particolarmente tossici. Il sito è stato quindi sequestrato dal Corpo Forestale dello Stato. Noi riteniamo che in determinate aree della Campania storicamente molto inquinate come il caivanese e l’ acerrano bisognerebbe vietare assolutamente tutte le coltivazioni di frutta e verdura e consentire solo il “no food” come ad esempio i fiori. In queste zone dove da tempo si attendono le bonifiche non bisognerebbe permettere in alcun modo la coltivazione di prodotti che possono finire nella catena alimentare”.