Abortire tra gli obiettori la moderna inquisizione: diario del mio aborto terapeutico, di Laura Fiore prefazione di Stefania Cantatore
Un tema difficile quello dell’aborto, un tema che coinvolge le coscienze delle persone. Una scelta, checché ne dicano gli oppositori, che coinvolge e sconvolge profondamente ogni singola donna “costretta” a questa scelta. Sì, costretta: per motivi economici, di salute di lei o del bambino, per una violenza subita oppure non è pronta in quel momento a essere genitore, a dare tutto quello di cui un figlio ha bisogno… Un percorso così difficile, tormentato e
doloroso che la donna percorrendolo necessita e ha diritto solamente a essere aiutata, accudita, sostenuta, consolata e curata. Le convinzioni personali devono restare fuori per quello che sono, personali appunto. Come dice il Ginecologo e membro del Comitato Nazionale per la Bioetica Carlo Flamigni, in un’intervista “non si può costringere un medico a praticare aborti (se il suo credo non lo permette), ma costringerlo a cambiare mestiere sì, nessuno troverebbe normale che ci fosse un Testimone di Geova a fare trasfusioni…”
Mariano Marino