Verdi Ecologisti e Simioli: ” non si può dimenticare una simile vicenda che ha segnato per sempre la nostra città”.
“Sono passati 30 anni da quel tragico 26 aprile del 1983, giorno in cui undici ragazzi del quartiere Arenella di Napoli – ricordano il responsabile regionale dei Verdi Ecologisti Francesco Emilio Borrelli con il capogruppo alla V Municipalità del Sole che Ride Marco Gaudini ed il conduttore della Radiazza Gianni Simioli che ha dedicato stamane un ricordo commosso alle giovani vittime in diretta radiofonica – persero la vita all’ interno della galleria del “Melarancio”, sull’autostrada A/1, nei pressi dell’uscita Firenze Certosa. Andavano in gita e per molti di loro era la prima volta. L’autobus, partito dalla scuola media
“Nicolardi”, trasportava 48 studenti e 3 accompagnatori verso il lago di Garda. Nella galleria, il drammatico incidente, lo scontro con un autoarticolato che trasportava in maniera irregolare un gigantesco tubo d’acciaio che sporgeva troppo. La fiancata dell’autobus si squarciò subito e per molti di ragazzi non ci fu scampo. Seguì un processo, qualche condanna, ma soprattutto tanto dolore. L’Italia intera si commosse, Napoli si fermò in un silenzio il giorno dei funerali collettivi allo stadio “Collana”. Una data scolpita nella memoria di tanti italiani e napoletani. Da allora nulla fu più come prima per i genitori di quegli sfortunati ragazzi e per le 38 persone, tra alunni e insegnanti, che rimasero ferite. Oggi purtroppo Napoli non ha ricordato come avrebbe dovuto questa tragedia. Nella frenesia e nella drammaticità dei problemi di oggi ci si dimentica di importanti ricorrenze come questa. Solo una Messa sarà celebrata alle 19 in ricordo delle 11 vittime nella Chiesa della Rotonda, a Napoli, nella strada fortemente voluta dal parroco Salvatore Fratellanza e intitolata a quelli che da quel giorno sono diventati per sempre gli “Undici Fiori del Melarancio””.
Ecco l’ elenco delle giovani vittime di 30 anni fa che Napoli non dovrà mai dimenticare: Annalisa Di Girolamo, Eva De Cicco, Francesca Ielpo, Stefania Bianchi, Alfredo Lombardo, Alessandro Sturatti, Eduardo Aurino, Gianpaolo Cajati, Maurizio Autunno, Riccardo Pironti e Ruggiero Giancristofaro.
Le fotografie dei giovani che morirono nell’ incidente da allora sono affisse a una parete della loro Chiesa, a perenne ricordo, mentre nel giardino della parrocchia undici alberi di ulivo ogni anno vengono benedetti in loro onore. I corpi dei ragazzi riposano tutti assieme in una cappella del cimitero di Poggioreale.