Da venerdi’ 3 maggio alle ore 19.00, fino al 3 luglio 2013, il museo CAM ospita la mostra a cura del direttore del CAM Antonio Manfredi e del direttore di MAGMART Enrico Tomaselli dell’ottava edizione di “Magmart_Video under Volcano”, festival internazionale di video arte. La videoarte globale verra’ affiancata dalla propaggine “Io speriamo che me la cavo”, raccolta di messaggi visivi di 30 secondi, ispirata agli ultimi tristi episodi napoletani, dalla sezione “One Minutes” a cura di Kerry Baldry e da “Jour de fête” a cura di Alexandra Laudo e Pedro Torres. Fuori concorso, sara’ visibile la video-installazione “Daisy Dialogs” di Helga Gasser e Birgit Pleschberger (Austria). La mappatura delle 57 nazioni che hanno partecipato a Magmart, con ben 503 video, consente la definizione non tanto della pratica artistica del video, ormai tra le piu’ apprezzate, ma di come, negli anni, differenti paesi cambino la propria produzione e qualita’. Il video festival riesce cosi’ a rapportare i mutamenti e le adesioni verso nuove consapevolezze estetiche e necessita’ intrinseche nazionali che spingono verso la rete. Strumento utilissimo e concreto, Magmart apre
anche uno sguardo ad una partecipazione internazionale generalizza attraverso la mescolanza dei media (bando e partecipazione via internet ed esecuzione del materiale con webcam o simili). I 30 video vincitori verranno proiettati la sera dell’inaugurazione e per tutto il periodo dell’evento, ed entreranno a far parte della collezione permanente del museo CAM. Cellulari, i-pad, webcam, telecamere professionali e altri strumenti utili per creare video hanno veicolato al CAM anche le proposte di “Io speriamo che me la cavo”.
Dopo la chiusura di innumerevoli spazi culturali e l’attentato che ha visto la dissoluzione nel fuoco della Città della Scienza di Napoli, il futuro per l’arte e la cultura appare sempre più incerto e pieno di insidie. Il museo CAM, sempre in prima fila per la difesa della cultura, ha invitato ad esprimere attraverso un video le speranze, le illusioni, i progetti e le iniziative possibili per “cavarsela” in un momento di crisi, tutte visibili al museo di Casoria.
L’elenco dei 30 vincitori che entreranno a far parte della collezione permanente del CAM:
3 minutes song (Eva Fontana / Italy)
4B movie (Antonello Matarazzo / Italy)
Anatomy of a Poem (Rebecca Ruige Xu / United States)
Andante (Nick Rands / Brazil)
Confession (Ahmed Mohsen Mansour / Egypt)
Diary – 1 Gulli(n)ble 2012 (Diepdroom Productions – Rolf Versteegh, Lin Klaassen-Zwamborn, Toine Klaassen / Netherlands)
History repeats itself / L’Histoire se répète (didier Feldmann (aka Videopaper) / France)
In-volo-quadrato … (Maria Korporal / Italy)
Little Falling Words (Igor Imhoff / Italy)
Mabu (Igor Krasik / Germany)
Melyna (Blue) (Rimas Sakalauskas / Lithuania)
Nevermore (Maria Korporal / Italy)
Notre histoire (Lépine Vincent / New Caledonia)
O. (Adrian Regnier Chavez / Mexico)
Paroniria (Mauricio Sanhueza / Peru)
Primordial Soup (Hideyuki Tanaka / Japan)
Sarà stato (Marta Roberti / Italy)
Sempiterno (Ora / Israel)
Shift (Juan Carlos Zaldivar / United States)
Short trip in an image of the time. (Lino Strangis / Italy)
Still burning inside me… (Silvana Sferza / Italy)
Storia (Gérard Cairaschi / France)
The End (Ülo Pikkov / Estonia)
The Ice Song (ferrie = differentieel / Netherlands)
Topology of the Nine Circles / Open Set 5 (Isabel Pérez del Pulgar / Spain)
Une minute-lumière (Roberto D’Alessandro / Italy)
Ungun (Jessica Fenlon / United States)
Untitled (Uglyscape) (Nam Le / Vietnam)
Variations in the Stone Forest (Ouestbrouq / France)
Wombs (Francesca Fini / Italy)