Al Sindaco
Dott. Vincenzo Carfora
All’Assessore Ambiente e Territorio
Avv. Pasquale Tignola
Al Sig. Presidente del Consiglio Comunale
Dott. Stefano Ferrara
Al Segretario Comunale
Dott. Giuseppe Ferrara
Ai Sigg.ri Consiglieri Comunali
LORO SEDI
Il sottoscritto Consigliere Comunale,
Premesso che:
risulta che la Soc. “Casoria Ambiente”, S.p.A., di cui il Comune di Casoria è socio totalitario, essendo proprietario del 100% delle azioni sociali, è gestita in modo pessimo, avendo accumulato – alla data odierna perdite – per circa 10 milioni di euro.
In particolare la Soc. Casoria Ambiente è soccombente nei seguenti giudizi:
1) Vertenza con il Comune di Casandrino (NA).
A seguito della sentenza resa dal Tribunale di Napoli – Sezione Distaccata di Frattamaggiore, la Soc. “Casoria Ambiente”, S.p.A. è stata condannata al pagamento della somma di € 3.884.891,92, oltre spese di giudizio, dato che il servizio di igiene urbana svolto nei confronti di detto Comune è stato proseguito per vari anni senza un regolare contratto stipulato tra le parti.
Emerge nella vicenda una precisa responsabilità del Presidente p.t. e del Consiglio di Amministrazione della Società in carica all’epoca dei fatti, nonché dell’Ufficio del “Controllo Analogo” di questo Comune che negli anni ha omesso la vigilanza ed il controllo contabile ed amministrativo sulla società, lasciata libera di sperperare danaro pubblico dei cittadini di Casoria.
Frattanto il Comune di Casandrino, vittorioso in primo grado e creditore della somma di circa 4 milioni di euro, proceduto al pignoramento delle somme presenti sul c/c della Società presso la Tesoreria comunale.
Risulta poi che la società “Casoria Ambiente”, in violazione della normativa che obbliga alla regola della Tesoreria Unica, obbligatoria per Enti e società pubbliche, ha attivato un diverso c/c per le spese del personale, in danno dei creditori chirografari e privilegiati della società.
2) Vertenza con il Comune di Casoria pendente dinanzi alla Corte di Appello di Napoli. La Soc. “Casoria Ambiente”, S.p.A., è poi soccombente in una prima causa, dinanzi al Tribunale di Napoli, nei confronti del Comune di Casoria per un importo di € 876.441,00 per fatture non pagate per presunti servizi di igiene urbana in favore di detto Comune, nel periodo 2004/2006, in base alla sentenza del Tribunale di Napoli n. 1115/2011.
Tale somma figura come “credito” nel bilancio della Società, che altrimenti, essendo in perdita, deve essere messa in liquidazione.
3) Vertenza con il Comune di Casoria pendente dinanzi alla Corte di Appello di Napoli. La Soc. “Casoria Ambiente”, S.p.A., è soccombente anche in una seconda causa, dinanzi al Tribunale di Napoli, nei confronti del Comune di Casoria per un importo di € 1.208.757,00 per presunti lavori di “raccolta differenziata” mai effettuati nel periodo settembre-novembre 2004.
Anche tale somma figura come “credito” nel bilancio della società, che altrimenti dovrebbe considerarsi in perdita ed essere messa subito in liquidazione.
4) Causa dinanzi al Tribunale di Napoli. La Soc. “Casoria Ambiente”, S.p.A., è soccombente anche in una terza causa dinanzi al Tribunale di Napoli, nei confronti del Comune di Casoria per un importo di € 1.083.309,00 per presunte spese aggiuntive, in realtà mai sostenute.
Anche tale ultima somma figura come “credito” nel bilancio della società, che altrimenti dovrebbe essere messa subito in liquidazione.
In conclusione la Soc. “Casoria Ambiente”, S.p.A., porta quindi in bilancio un “credito” di complessivi € 3.088.507,00, con tre cause fasulle nei confronti del Comune di Casoria, dove invece vi è una gravissima situazione di deficit strutturale di bilancio.
Ciò coinvolge, sul piano delle responsabilità, la struttura del Comune preposta al “controllo analogo”, che non ha mai svolto la vigilanza ed il controllo amministrativo e contabile voluto dalla legge vigente.
5) Esiste poi un vasto contenzioso, nel quale la Soc. “Casoria Ambiente”, S.p.A., è sistematicamente soccombente, a cui si devono aggiungere consulenze a titolo continuativo date all’esterno, in violazione della legge vigente.
Chiede: sugli specifici punti suindicati, una risposta puntuale e dettagliata, al fine di conoscere le iniziative urgenti che si intendono assumere per eliminare gli sperperi di danaro pubblico ed il cattivo funzionamento della società; per tutti i motivi sopraesposti le dimissioni del C.d.A. della società Casoria Ambiente S.p.a.; la convocazione urgente di un Consiglio Comunale dove si discute del futuro della società.
Casoria, 13/05/2013
Il CONSIGLIERE COMUNALE
Dott. Massimo Iodice