“Caro Dio,” già vincitore del Premio Miseno nella rassegna del 2004, è un monologo tratto dal libro omonimo di Giovanna Castellano; al Teatro Immacolata, domenica 26 maggio alle ore 19.00, viene riproposto dall’attrice Ornella Girimonte alla quale, nel corso della stessa rassegna, fu assegnato il Premio come Migliore Attrice protagonista. La versione che già dal 2006 gira nel circuito del teatro professionistico, è impreziosita dalla partecipazione di Gabriella Grossi che con il sax sottolinea i momenti più incisivi del testo. Il libro, pubblicato per prima volta nel 1999, ha avuto due edizioni successive ampliate dal commento del Vaticano e dalle
opinioni più svariate dei lettori. È un testo che tocca profondamente le coscienze di cattolici e non; un testo in cui ironia e irrisione, irriverenza e arroganza, non sono rivolte a Dio, ma ad un’oligarchia che, secondo l’autrice, impedisce alle menti di essere libere. È sostanzialmente una rilettura laica e disincantata dei Testi Sacri che la Castellano, affrontandoli con finta ingenuità e con eccellenti giochi dialettici, usa per porre domande (che poi sono le domande di tutti) ad un ipotetico interlocutore. I momenti più drammatici di questa lettera a Dio, vengono sapientemente spezzati da felici incursioni nell’ironia, ciò crea un’eccezionale altalena sulla quale lo spettatore oscilla tra riflessioni amare e sorrisi concilianti. Una cosa è certa: dal commento dei lettori e dalle precedenti rappresentazioni, possiamo dire con certezza che nessuno rimane indifferente.
Alessandra Vergara