“….la sorgente della musica, il trionfo dei napoletani ”
12° Edizione 2013
Venerdì 1 Novembre 2013 ore 19,30
Basilica Reale e Pontificia di S.Francesco da Paola
Piazza del Plebiscito Napoli
FRANÇOIS-ANDRÉ DANICAN PHILIDOR, nato a Dreux il 7 settembre 1726 e morto a Londra il 31 agosto 1795, proveniva da un’antica famiglia di musicisti, il cui capostipite Jean Danican Philidor (1620-1679) era un musicista della Grande Écurie, la banda militare di corte. Gli fu dato il soprannome
Philidor dal re Luigi XIII perché il suo modo di suonare l’oboe gli ricordava quello del virtuoso senese Filidori. Fin dall’infanzia, divenne noto per la sua abilità nel gioco degli scacchi fino ad essere considerato il miglior giocatore del suo tempo. Dal 1745 viaggiò in Olanda, in Germania e in Inghilterra per misurarsi con i più celebri giuocatori del tempo trionfando dappertutto. Nel 1748 pubblicò a Aix-la-Chapelle la sua famosa analisi del giuoco degli scacchi. Nonostante gli ottimi studî musicali compiuti sotto la direzione di A. Campra, la sua passione per la musica si destò solo a trent’anni. Poiché i suoi primi saggi di musica religiosa non riuscirono, si dedicò al genere dell’opera comica e produsse a brevissimi intervalli veri capolavori. Tra i più celebri citiamo: Blaise le Savatier (1759); Le jardinier et son Seigneur (1761); Le Maréchal Ferrant (1761); Sancho Panja (1762); Le bûcheron (1763); Le sorcier (1764), il quale ottenne un tale trionfo, da costringere l’autore a presentarsi alla ribalta per ringraziare il pubblico, cosa che in Francia non s’era ancora mai fatta; ed anche Tom Jones (1765), Ermelinde (1767), commedia drammatica. Fece inoltre eseguire a Londra un grande oratorio profano, il Carmen Saeculare, a 4 voci e orchestra, una delle prime composizioni massoniche del 1700, riportando un successo durevole con varie riprese agli inizi del XX secolo. Nell’opera comica portò un’abilità di mano ed una raffinatezza di risorse che, sotto certi aspetti, ricordano Rameau e fanno presentire Mozart.
L’ART DE LA MODULATION
(1755)
di
François-André Danican PHILIDOR
(1726-1795)
Ensemble
LABIRINTO ARMONICO
di Pescara
Adriano Meggetto traversiere
Pierluigi Mencattini violino barocco*
Giovanni Rota violino barocco
Galileo di Ilio violoncello
Gregory Coniglio violone
Stefania Di Giuseppe cembalo e organo
L’ART DE LA MODULATION
(1755)
Sinfonia I
Con Spirito, L’Arte della Fuga, Pastorella,Gavotta
Sinfonia II
Allegro, Andante, Tempo di Minuetto
Sinfonia III
Moderato, Aria I – Aria II – Giga
Sinfonia IV
Adagio, Allegro, Aria
Sinfonia V
Adagio, Fuga, Andante, Aria con variazioni
Sinfonia VI
Adagio, Allegro ma non troppo, Aria tempo di Minuetto
ENSEMBLE LABIRINTO ARMONICO
Il complesso di musica antica fondato dal violinista Pierluigi Mencattini ha in suo attivo numerosi concerti in Italia e all’estero: Festival Internazionale di musica da camera di Genova, Festival di musica antica”Seicentonovecento”, Festival Internazionale di musica antica della Valle di Susa,Trento, Mantova, Roma, Macerata, Festival di Mezz’estate‑Tagliacozzo, Rassegna di musica antica di Víterbo, Festival organistico di Torino, Maggio Teatino, Isernia, Lecco-Agimus,Ventimiglia, I Concerti del Teatro Aldobrandi Mazzacorati-Bologna,Villa Manzoni,Teatro di Stato di Rodos‑Grecia, Monaco di Baviera, Festival di Memminger, Bruxelles, Festival Internazionale della Provence, Musica Cortese, Festival Internazionale di Musica Antica di Amburgo, Kiel, Wolfsburg, Grenoble, Saint Raphael, Parigi, Halpe D’huez . Inoltre ha effettuato numerose registrazioni e prime incisioni assolute: I componenti dell’ensemble collaborano o hanno collaborato con solisti e complessi prestigiosi del panorama nazionale ed internazionale della musica antica: E. Gatti, J. Sawal, Complesso Strumentale Italiano, Ensemble Alamirè, Complesso Barocco diretto da A. Curtis. L’Ensemble, il 12 Maggio del 2005, ha ottenuto una medaglia di merito dal Presidente della Repubblica Italiana C. A. Ciampi, e il 29 Agosto 2007 Targa D’argento dal Presidente della Repubblica G. Napolitano . L’Ensemble suona con strumenti barocchi d’epoca del XVII e XVIII secolo o copie fedelmente riprodotte da maestri liutai italiani.