I giallorossi pareggiano col Torino e il distacco sulle avversarie diminuisce. Nel prossimo turno però il big match fra le attuali seconde in classifica.
Domenica un po’ amara per i colori giallorossi: dopo il record italiano di 10 vittorie nelle prime dieci gare di Serie A, primo stop per il team di De Rossi & Co. che pareggia in casa del Torino di Ventura. Con questo risultato, la Roma diminuisce il vantaggio sulle seconde da cinque a tre punti e c’è da dire anche che l’1 a 1 al Comunale sta più stretto ai granata che al club capitolino. Infatti, è il toro a dominare per gran parte della partita, con l’equipe prima in classifica che sì passa in vantaggio grazie a Strootman ma, visibilmente stanca e messa perciò all’angolo, incassa le azioni e la velocità di Meggiorini e
Cerci, con quest’ultimo che riesce ad agguantare il pari. Solo dal pareggio in poi si prova l’assedio, un assedio che però gli uomini di Garcia non riescono a concretizzare.
Così, Napoli e Juventus ora sono più vicine, in virtù anche delle loro vittorie nella serata di sabato: i bianconeri hanno vinto a Parma con tanta fatica e di misura, grazie alla rete del solito Pogba; gli azzurri al San Paolo realizzano con il Catania il terzo 2 a 1 di fila, dopo quelli con Marsiglia in Champions e Fiorentina lo scorso mercoledì. Analizzando la gara di Fuorigrotta, nel particolare, ottime le prove di Callejon (pregevole oltre tutto la sua marcatura per il momentaneo 1 a 0) e dell’instancabile Behrami. Hamsik, anche lui in gol, sta pian piano ritornando quello delle prime giornate, Higuain sta ritrovando la forma dopo l’infortunio. Da registrare ancora qualcosa in difesa, dove qualche disattenzione ha portato Castro ad accorciare le distanze.
Tornando infine al discorso campionato, alla Roma va anche bene perché domenica prossima come posticipo ci sarà proprio lo scontro diretto fra le due seconde. Quindi, c’è l’opportunità di allungare di nuovo il passo almeno su una delle due. Il big match allo Juventus Stadium, tra l’altro, sarà importante anche per i campioni d’Italia e i vicecampioni in carica perché c’è l’opportunità di imporsi anche nel ruolo di diretta concorrente al tricolore.
Luigi Ippolito
