Sceriffi e indiani del nostro tempo alla mostra “Far West- Arte di frontiera” del CAM

Il 19 Marzo alle ore 19 si è aperta  al CAM (Contemporary Art Museum) di Casoria la mostra “Far West – Arte di frontiera” che fa uso del noto contrasto sceriffo/indiano come veicolo simbolico delle suggestioni degli artisti partecipanti. Politica, attualità, degrado urbano e angoscia umana sono i temi di video, fotografie e installazioni presenti nella mostra.


La mostra è stata presieduta dal direttore e curatore del museo, Antonio Manfredi, il quale ha ribadito il lavoro incessante svolto dal CAM nello hinterland napoletano per affermare la cultura  oltre l’indifferenza e il degrado. Manfredi ha inoltre sottolineato il ruolo centrale dell’arte nello stimolare un “pensiero diverso” e, di conseguenza, la necessità di difendere dai possibili attacchi esterni questo straordinario patrimonio a disposizione dell’umanità.

Al vernissage ha preso parte anche il Console tedesco Christian Much, la cui presenza riprova il consolidato gemellaggio del museo con la cultura tedesca. Il console ha riservato parole di lode ed apprezzamento per il CAM sottolineando il valore non solo artistico ma anche civico della mostra, da intendersi come prova di coraggio e resistenza in una realtà difficile e dominata dalla criminalità.

La serata di apertura di “Far West- Arte di frontiera” ha visto la partecipazione dei Letti Sfatti che oltre a  diversi brani del proprio repertorio musicale, hanno presentato l’inedito Questa città, nato dalla collaborazione con lo scrittore Erri De Luca, tra l’altro anche protagonista di un cortometraggio trasmesso in anteprima al vernissage.

Il tema della mostra si è riproposto nella performance dei ballerini del Musical Village di Afragola, diretti da Davide Esposito e Ilaria Maglione, che da “sceriffi partenopei” hanno danzato sulle note delle canzoni del panorama tradizionale napoletano.

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