Casoriano doc con trent’anni e più d’esperienza nel mondo del pallone, prima da portiere e poi da allenatore. Giacomo Zunico ha dato e dà ancora tanto al calcio italiano: vent’anni di carriera nei principali campionati italiani, ha giocato persino in importanti squadre come Parma, Varese, Brescia e Lecce, calcando da avversario anche campi eccelsi come il Meazza e l’Olimpico; poi, una volta appesi al chiodo scarpini e guantoni, la carriera da mister, soprattutto a Cosenza dove per due anni (il primo come vice di Luigi De Rosa) ha guidato i rossoblù.
Ora sposa il grande progetto della Scuola Calcio “Luigi Vitale” preparando gli estremi difensori del domani. Un nuovo lavoro che è iniziato tre anni fa, quando il presidente della Mariano Keller, Salvatore Righi, suo amico di vecchia data, lo chiama a collaborare dopo le tante avventure in giro per il Paese. Da lì, si stringono ulteriori amicizie che si mantengono negli anni: molti partecipano tutt’ora con lui negli stage. Per due settimane, dal 23 giugno fino al 4 luglio, è stato al centro sportivo Nuova Audax, intento a preparare i giovani portieri per i prossimi campionati e tornei regionali. Prima della fine del mese, e quindi delle meritate vacanze, sarà per una settimana a Mugnano e per un’altra ancora ai campi Kennedy.
I suoi metodi sono molto meticolosi, ci tiene a salvaguardare la tecnica e le doti fisiche. Ma mister Zunico non disdegna soprattutto la mentalità: “I ragazzi devono prendere innanzitutto il calcio come puro divertimento, non pensando sin da subito che diverranno calciatori di Serie A. È questo che insegno a loro sin dall’inizio! In questo settore conta molto la fortuna: io, per esempio, ne ho avuta tanta quando conobbi il mitico Giovanni Menna a San Pietro che mi portò in squadra con lui, facendomi apprendere tutto sul ruolo del portiere. Poi certo ci ho messo anche del mio, allenandomi duramente, con grinta e impegno, per riuscire ad arrivare ad alti livelli. Ed è anche questo che devono fare i miei allievi! Se un giorno arriverà la grande soddisfazione allora saranno pronti, se invece non arriverà potranno dire di averci provato con tutte le loro forze”.
Mister Zunico è molto contento e soddisfatto di questo suo nuovo lavoro, come ci tiene ad affermare: “Da tre anni a questa parte, metto a disposizione dei ragazzi tutto il mio sapere e cerco di infondere la mia passione per questo sport. Spero che riescano ad accogliere e a coltivare egregiamente i miei insegnamenti. Stare tra i pali è difficile ma con un’ottima base atletica e una stabilità nervosa si può davvero affrontare ogni ostacolo con grande caparbietà! Il Progetto in sé mi rende molto orgoglioso perché si vedono i frutti: già l’anno scorso siamo riusciti a far arrivare due ragazzi nelle giovanili del Napoli, uno di questi è Bovenzi classe 2002. Quest’anno abbiamo un fantastico gruppo dei 2000. Poi adesso, se posso fare anche qualche nome, c’è Anatrella del 2001 osservato dalla Roma e Villari del 2004 che ha buone doti. Devono crescere ovviamente, ma diciamo che molti di loro sono già ben avviati”.