CASORIA. Dopo l’ambiguo silenzio iniziale di Berlusconi (nella foto con il tiranno Gheddafi prima delle sommosse del popolo Libico) l’allarme rosso “clandestini” di Frattini e Maroni e le minacce subite da Gheddafi junior, finalmente arriva la vera mossa del nostro stivale; l’Italia insieme a Usa, Francia e Gran Bretagna prenderanno parte all’operazione “Odissea dell’alba”. Come in una partita a “RisiKo!” il Cavaliere cambia colore alle pedine, quello che fino a poco tempo fa era un alleato dunque ora è un tiranno da eliminare; posizione forse obbligata da prendere, quella del nostro paese, per non perdere una fettina di torta che verrà fuori alla fine delle ostilità. Come pronosticato a coordinare l’intervento sarà la Base di Capodichino, non una base militare, ma il luogo dove avrà sede l’organismo di coordinamento dell’azione. Tale decisione non è stata un’iniziativa del ministro, né del Governo ma è nata dal confronto con gli altri Paesi pronti all’intervento.Contrariato della scelta il presidente della III Municipalità, Alfonso Principe che alla vigilia della conferma commentava così: «Come Municipalità siamo contrari: si tratta di un’iniziativa in spregio dei territori. E una follia: abbiamo già tanti problemi con l’aviazione civile, figurarsi col traffico militare» Inoltre Berlusconi ha annunciato, alla principale agenzia di stampa italiana, che per ora l’Italia mette a disposizione solo le basi militari ma non esclude la disponibilità, se sarà necessario, di far partecipare ai raid anche aerei.