L’editoriale di Nando Troise
E’ stata, fortemente, osteggiata l’elezione a Sindaco di un giovane. Poi si è lasciato salire a Palazzo di Città Pasquale Fuccio: un’icona!
I cretini – di destra e di sinistra – in Italia abbondano.
Veri utili idioti che si sono sgolati nell’affermare che “le primarie andavano ripetute – il logo del Pd non era utilizzabile – Fuccio, troppo giovane per fare il Sindaco”; hanno versato fiumi di inchiostro per tacciare di fantasticheria ogni antiCasillo; che hanno impegnato anche i fogli di partito affinché fosse dimostrata la fondatezza della continuità e della contiguità delle Giunte del passato.
Sciocchi garanti di astuti policantisti
A Casoria con lo scioglimento per dimissioni davanti ad un Notaio di ben 13 consiglieri comunali 13, è stata sciolta la Politica. Con l’insediamento al Municipio della Commissione Straordinaria, nominata dal Prefetto di Napoli e dal Ministero degli Interni, ha comandato la burocrazia. Tangibile fu la gioia e gli entusiasmi dei cittadini, finalmente liberatesi da una ben definita “classe politica ed imprenditoriale”. Anche questo è stato il motivo della Vittoria del giovane avvocato e delle liste che lo hanno sostenuto ed appoggiato. Chiesi all’epoca di chiarirmi i motivi dello strano, inaspettato ed improvviso nonché estivo scioglimento del Consiglio Comunale e mi tornarono in mente le polemiche proprio dei vincitori di oggi, il gruppo storico del Pd, quelli della opposizione consiliare, sulle figure e sulle assunzioni, anche se a termine, dei Dirigenti di Settore: “Nessun controllo sulle convenzioni delle lottizzazioni; nessun miglioramento del vivere civile. Infine si potrebbe aprire un dibattito riguardo l’utilizzo della macchina comunale, del patrimonio immobiliare comunale, allo sport, ai rifiuti, al traffico, al degrado, alla microcriminalità, ed altre illegalità”.
Tocca al nuovo Sindaco, alla nuova Giunta Municipale evitare che ciò continui. La società civile la sua parte l’ha fatta. Tutti si schiereranno dalla parte di chi il malaffare lo deve combattere.