Tanto entusiasmo per gli azzurri, ma i tifosi chiedono alla società a Dimaro; maggiori possibilità di incontrare i propri beniamini; alla società il compito di mediare tra la serenità dei calciatori e i legittimi desideri di chi fa dei sacrifici per abbracciare la propria squadra del cuore.
Dopo tre giorni d’allenamento e la conferenza stampa di Mazzarri, emerge da Dimaro un dato: sta nascendo un Napoli sempre più ad immagine e somiglianza del suo tecnico.
La telenovela di fine campionato con De Laurentiis, conclusasi dell’happy end del chiarimento impostato da Bigon, faceva immaginare un Mazzarri con qualche carta in meno nei summit societari. Gli episodi avvenuti, invece, hanno rafforzato il suo potere perché il patron ha acquisito maggiore fiducia nel lavoro di Bigon e Mazzarri, tanto da fare di tutto per esaudire le richieste del tecnico.
Lo dimostrano l’acquisto di Britos ed il ritorno di Lucarelli. Sull’ex difensore del Bologna sono stati molto chiari i concetti espressi ieri in conferenza stampa: “Britos l’avevamo individuato tre anni fa, per vari motivi non eravamo mai riusciti a prenderlo. Sono arrivati altri giocatori in passato, poi altri acquisti sono sfumati e mi fa molto piacere che il presidente abbia pensato di prendere Britos, che mi piace da un Sampdoria-Bologna in cui annullò Cassano”. E’ facilmente comprensibile il riferimento a Criscito, che dimostra che la duttilità del difensore di Cercola era il profilo ideale per un Napoli alla ricerca di un vice-Dossena.
Il ritorno in organico di Lucarelli, suggerito solo qualche giorno fa come possibile dirigente da parte di De Laurentiis, è proprio un regalo al mister, che si è sempre affidato a degli uomini-spogliatoio. “Sono contento che il presidente abbia accolto la mia richiesta su Lucarelli, gli ho spiegato che mi servivano le sue caratteristiche e che, nonostante l’infortunio, nella scorsa stagione a suo modo ha dato il suo contributo”.
Mazzarri cura i dettagli e proprio degli “uomini di fiducia” che blindino la serenità del gruppo è uno dei suoi principi vincenti; perciò, ho la sensazione che anche Aronica non lascerà il Napoli. Durante questi primi giorni d’allenamento, Mazzarri l’ha provato in due ruoli diversi: quello di vice-Dossena, in cui l’ha schierato più volte nelle scorse stagioni, e come alternativa a Cannavaro al centro della difesa. Proprio quest’idea mi ha convinto sulla permanenza del difensore palermitano perché, visto che Fernandez è stato schierato costantemente sul centro-destra e Rinaudo ha la valigia pronta, sarebbe già pronta la collocazione in rosa di Aronica. C’è un altro indizio a supporto di questa tesi; infatti, proprio il compagno di viaggio di Mazzarri dai tempi della Reggina è in camera con un nuovo acquisto, Donadel; un dettaglio importante, vista la filosofia “mazzarriana” di mescolare gli ultimi innesti con gli uomini d’esperienza del gruppo.
Ha parlato anche di mercato Mazzarri in conferenza stampa. “Il mercato è chiuso, con Lucarelli in attacco siamo a posto così” e “Gargano? Dipende da lui, mi ha fatto capire che vorrebbe cambiare aria”, sono questi i due concetti che hanno prodotto molte riflessioni tra i colleghi presenti.
Non credo completamente alle parole del mister perché è evidente che il Napoli ha bisogno tatticamente, a prescindere dalla condizione atletica di Lucarelli, di un’alternativa a Cavani con le stesse caratteristiche dell’uruguagio. Le parole di Mazzarri sono un atto dovuto nei confronti dei tanti “esuberi” presenti ancora in organico e soprattutto devono attribuirsi ad una strategia societaria, che vuole nascondere le proprie esigenze per non “farsi prendere dal collo da altri club”. Il mercato del Napoli non è assolutamente chiuso; la priorità è rappresentata dalle cessioni, poi arriveranno un vice-Dossena ed un vice-Cavani per puntellare un organico già molto valido. L’ha detto anche De Laurentiis proprio ieri nelle dichiarazioni rilasciate al quotidiano “La Repubblica”.
Se parte Gargano, è probabile l’arrivo di un centrocampista giovane. E’ difficile che arrivi Casemiro, che già sogna l’Inter, ma il reparto scouting è attivo da mesi su questo versante.
Sul fronte cessioni per Sosa la pista più concreta è il ritorno all’Estudiantes, per Bogliacino l’ipotesi Bologna, Rinaudo deve prima dimostrare di essere a posto fisicamente, Cigarini attende il verdetto sul coinvolgimento dell’Atalanta nel calcioscommesse, Mannini è molto volenteroso, spera non tanto di convincere Mazzarri ma di suscitare l’attenzione di altre società. Per il ruolo di vice-Cavani la pista più calda porta sempre a Maxi Lopez; Bigon busserà alle porte di Lo Monaco dopo Ferragosto, quando la richiesta sicuramente calerà.
Sul fronte del mercato in uscita c’è da registrare una frizione tra De Laurentiis e Marino, con Bigon nel costante ruolo di mediatore. “Non si tratta con l’Atalanta per Gargano”, il diktat del patron del Napoli, che ha messo in difficoltà Bigon nel contatto per le operazioni in uscita.
C’è da registrare un’impasse sul settore giovanile; infatti, la permanenza di Caffarelli non basta per dare operatività all’organizzazione del vivaio, che si muove in maniera lentissima. Infatti, Sormani ha dato appuntamento alla Primavera per il 1 Agosto, ma non ci sono decisioni definitive su organigramma, allenatori. Una situazione che coinvolge anche il mercato; infatti, attendono la formalizzazione dei contratti Izzo e Simonetti, prima di passare rispettivamente alla Triestina ed all’Aversa Normanna.
Dal nostro inviato a Dimaro Ciro Troise