Tutta la Festa vissuta tra il popolo minuto per minuto
C’erano tutte le premesse di un buon esito, ma non tutto è filato liscio.
Le dichiarazioni dei comitati rionali, del presidente del comitato Festa e quelle dell’assessore al Ramo, rilasciateci nell’intervista di presentazione, sono state in parte disattese, in particolare il buon senso da parte di tutti è stata solo una chimera.
Noi che l’abbiamo vissuta tra la gente, rendicontiamo sul reale vissuto e sulla ricaduta storica, verso i turisti, della nostra tradizione.
In effetti il programma si è snodato con l’apertura ufficiale di venerdì 12 laddove la banda cittadina ha reso omaggio ai comitati ed ai presidenti onorari della Festa.
In luogo del classico gruppo folkloristico, si è tenuto un apprezzato concerto, con musicisti del San Carlo, con un repertorio di colonne sonore da film. Il
sabato era dedicato alle divisioni musicali dei comitati rionali con esibizione finale sul palco allestito in piazza Di Nocera e con i tradizionali balli propiziatori tenuti da ciascuna corporazione. Buono il livello qualitativo delle musiche.
La giornata clou, domenica 14, iniziava con la classica sfilata dei varrelli e deposizione delle corone ai monumenti ai caduti. Alcuni appassionati rendevano il classico omaggio, direttamente al cimitero consortile, agli storici maestri di Festa.
In tarda mattinata iniziava la classica “ballata” dei Gigli e già si notavano alcune crepe nel pur certosino e laborioso lavoro pre-festa. Qualche comitato, ed anche qualche paranza, non si dimostrava all’altezza sia per forza fisica che delle regole.
Nel tardo pomeriggio riprendeva la ballata, ritardata da un improvviso temporale e da qualche episodio di ostruzionismo, tanto da indurre il quinto Giglio ad uscire dalla piazza ben oltre le ore 22.00. Qui si è verificato qualche episodio le cui avvisaglie si erano avvertite la settimana precedente con la ballata dei gigli spogliati.
Un po’ l’inesperienza, un po’ l’arroganza di qualche elemento fatto sta che la festa si è insabbiata a lungo tra via San Pietro ed il corso Europa. Lo stare in piazza ed incontrare persone che sono investite di ruoli di prestigio in ambito nazionale, per studiare e valutare eventi storici e folkloristici ultrecentenari, ha fatto si che, insieme a sindaci e maestri di festa di un recente passato, si commentavano episodi che hanno il solo scopo di offuscare la dignità di una festa che sta per ottenere il riconoscimento di bene immateriale da parte dell’Unesco. Uno dei componenti di commissione era presente nel nostro paese, ci siamo incontrati ed insieme abbiamo discusso sulla storicità della festa e dell’immediato futuro di essa. A ciascuno un ruolo, a storici e saggi rivisitare l’andamento della ballata con piccoli ma significativi accorgimenti, alla politica il ruolo di garante della tradizione, alle forze dell’ordine l’insostituibile compito di vigilare sull’ordine pubblico.
Vedere ben 4 dei 5 Gigli abbandonati sul percorso significa solo una cosa, si è “bucato” l’aspetto principale della kermesse, quindi fallimento della ballata.
Nonostante ciò il sindaco ha definito “meravigliosa” questa edizione della Festa.
Allora nelle edizioni con 8 gigli, riportati ciascuno al luogo di nascita, in orari più che decenti, e senza alcuna scaramuccia, come devono essere considerate?
Sulla Treccani ho cercato un termine appena superiore al “meravigliosa”, ho desistito. Ho capito semplicemente che il primo cittadino non ha vissuto quegli eventi. Leggere, studiare e poi avventurarsi a commenti, per strade impervie e sconosciute, specie se detti in Consiglio Comunale.
Le tre serate successive hanno visto lo spettacolo di cabaret di Francesco Paolantoni, per la verità non in grandissima forma, offerto dai piazzaioli gragnanesi.
Il martedì 16 forse la serata più bella con l’orchestra “Mirage” offerta da uno sponsor, abituale partner della festa, che ha deliziato tutti i presenti.Trionfo.
Il finale del mercoledì 17 luglio, prevedeva il concerto di Gigi Finizio.
Una presenza di pubblico strabocchevole era presente in piazzale Sallustro.
L’artista non si è dimostrato degno di tale scenario, presentandosi in ritardo e con un comportamento di maleducazione sia nei confronti delle autorità che dei fans.
Il cantante, nonostante profumatamente, ed in anticipo, pagato, ignorava qualunque forma di bon ton prima e dopo lo spettacolo. Fischio e pernacchio disonoris causa.