Domenica mattina, ingresso villa comunale di Casoria (Via PIO XII), si avvera la promessa di tanti genitori fatta ai propri bambini durante la settimana di portarli in villa, magari come premio per gli impegni scolastici, i quali di sicuro sono fonte di stress, ed ecco la meritata passeggiata. Allora che ben venga questa santa domenica mattina. Per molti, anzi per tutti i bambini è un’esperienza in continua evoluzione per socializzare e formarsi, godendo una certa libertà di spazio, di aria aperta, di spensieratezza, di giochi, un luogo ludico in tutta la sua essenza, dunque. Non di meno importanza dovrebbe essere l’impatto visivo nell’accogliere questa eterogeneità di “baby” sociale, nel pieno candore della vita, già con l’accesa ilarità in volto, consci dell’imminente divertimento. Un impatto visivo, dove “ è superfluo evidenziarlo” si trasmette tutto all’encefalo, il quale deve elaborare tutta una serie di processi chimici per stagliare anche inavvertite negatività, deturpazioni. Così immagino! Immagino che nella nostra più “
in” “civile?” società, all’ingresso di ogni luogo predestinato al ritrovo e alla ricreazione dei ragazzi, dovrebbero esserci elementi d’impatto i quali suscitano gioia e serenità alla “vista”, e cioè; tipici carrettini dei venditori di dolcetti, giocattoli, zucchero filato, gelati, palloncini e, “perché no?” maschere della nostra cultura folcloristica, nel sorridere e regalare dei simpatici gad-get. Ecco! Aria, aria di festa ma ahimè! Chi, passandovi, non osserva lo scempio all’entrata della citata villa comunale? La politica, politica e politica! Ora mi rivolgerei a questi signori “i quali di buon mattino, sempre di domenica, già piazzano le loro postazioni pronte per una tacita “guerra”, fredda, che stupidi!” dicendo a essi: andate via! Andate via! Vergognatevi di: non solo rubare spazio destinato ai bambini ma di alterare la loro tranquillità, la loro serenità, un loro momento “sacro” da rispettare in tutte le dimensioni di responsabilità! Che politici potreste essere con questo irresponsabile comportamento? Dicevo, mi rivolgerei a questi signori ma, leggerebbero quanto argomentato? Se sì, si ravviserebbero? Stando in mio cuore questa situazione, a scanso d’incertezze, per l’indiscutibile tutela dei bambini, abbandonerei ogni condizionale, nell’inoltrare ad alta voce una pubblica richiesta al signore sindaco Vincenzo Carfora, nella quale si auspica, con un ordinamento emesso dal primo cittadino, lo “sfratto” dell’inutile quanto indegna presenza dei politici all’entrata della villa comunale in via Pio XII, per chi non l’abbia capito, di Casoria, nel rispetto di tutti i bambini, tutti, anche figli e nipoti degli stessi politici. Politici, inconsciamente, e ne sono certo, spesso, se non sempre, predatori del loro stesso sangue. Signori! Almeno i bambini, lasciamoli fuori dalla politica, non attecchiamo in esse il seme dell’ipocrisia, di un’ “etica” sempre più profana.
Salvatore Sarti