Amarcord italiano: dieci anni fa la finale di Manchester

Quest’anno la finale Champions vedrà contrapposte due formazioni tedesche. Un evento che non si era mai verificato prima d’ora in nessuna competizione continentale, un momento unico ed eccezionale che la Germania ricorderà per sempre. Una cosa che forse noi italiani possiamo capire bene, visto che abbiamo vissuto un’esperienza simile proprio dieci anni fa.

La manifestazione era la stessa, lo stadio era il “teatro del calcio” di Manchester, ovvero l’Old Trafford. Un’atmosfera elettrizzante e una cornice indimenticabile. A fare da sfondo, luci, colori, suoni e coreografie tipiche della manifestazione più prestigiosa del continente, a livello di club. Milan e Juventus, le due squadre più titolate

del nostro Paese, si affrontavano per la conquista della coppa dalle grandi orecchie e per il relativo titolo di Campione d’Europa. Una finale che rese orgogliosi non solo i simpatizzanti di entrambe le contendenti, ma tutti gli italiani appassionati di questo sport.

 

Un’apoteosi per il calcio nostrano, e lo era ancor di più se si pensa che tre delle quattro semifinaliste erano squadre del bel Paese. Già, perché oltre ai rossoneri e ai bianconeri c’era anche l’Inter. I nerazzurri se la videro con i cugini e furono eliminati prima dell’ultimo match senza aver mai perso, solo con la regola dei gol in trasferta. La vecchia signora, invece, nell’altra semifinale se la vide con una spagnola, il Real Madrid, altra signora squadra e dimostrò ulteriormente il livello e lo strapotere italico di quella stagione: nonostante i vari Ronaldo, Zidane, Roberto Carlos, Figo, Raul e un risultato negativo patito all’andata, la squadra allora allenata da Lippi sovvertì ogni pronostico.

Splendore e superiorità documentati già nel turno precedente la finale quindi e che culminarono proprio in quella serata del 28 maggio 2003, tinta di verde, bianco e rosso. Poco importa se la sfida fu tirata, priva di emozioni forti e di bellezza agonistica come altre gare. Poco conta se la vittoria fu decisa soltanto ai rigori e chi vinse il trofeo. Eravamo sotto gli occhi di tutto il mondo, i padroni incontrastati della scena e i protagonisti indiscussi di un grande spettacolo cinematografico. Il nostro calcio sul tetto d’Europa.

Tre anni dopo arrivò un altro risultato importantissimo, che ci consacrò ulteriormente: la vittoria del Mondiale 2006 da parte della Nazionale azzurra, fra l’altro proprio nella nazione che attualmente sta salendo alla ribalta. Tempi d’oro per noi iniziati proprio con quella magnifica sfida di un decennio fa, ma terminati da un pezzo.

La situazione è peggiorata da un po’, in questo sport siamo in caduta libera. Poche le nostre che avanzano nelle competizioni e score significativi in numero minimo. Oramai, quel famosissimo confronto nella città inglese, simbolo del nostro risorgimento nel panorama sportivo, rimane solo nelle nostre menti come un ricordo nostalgico, che ci fa rammaricare ancor di più dello stato attuale delle cose.

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