Sono anni che a Casoria si discute sulle aree dismesse e del magnifico potenziale che queste costituiscono. Vecchi siti industriali, le cui riqualificazioni, potrebbero apportare nuovi servizi e soprattutto rinnovati benefici alla cittadinanza. Tuttavia, pare, che nessuno se ne renda conto, lasciandoli in un totale stato di abbandono.
L’ex Snaidero rappresenta l’esempio lampante di una simile trascuratezza. Il vecchio capannone, sito in via I Maggio, (una traversa di via Nazionale delle Puglie), fu acquistato negli anni Ottanta, dall’amministrazione dell’epoca, per Lire 1.260.000.000 (un miliardo e duecentosessanta milioni), dalla Società Infrastrutture Meridionali S.r.l. L’intenzione al momento dell’acquisto, era quello di trasformarlo in un mercato rionale, poi si era pensato di riconvertirlo in un presidio ospedaliero.
Purtroppo però tali progetti rimasero solo sulla carta.
Nel 2002 l’Ufficio Settore Pubblico richiese alla Regione Campania un finanziamento di 15490,370 euro, allegando un progetto preliminare per recuperare tale area e trasformarla in centro polifunzionale con sala convegni, campo di gioco per basket con spalti per 500 posti, bar ed uffici comunali. “Si tratta di una conquista importante per avviare il più ampio processo di riqualificazione urbanistica della città che prevede il recupero di diverse aree industriali dimesse, commentava allora, il prefetto Piccolella, è un finanziamento utilissimo che servirà però solo a coprire una parte delle spese preventivate per il recupero totale della ex Snaidero e per il quale a lungo si sono invano interessati anche diversi rappresentanti di associazioni culturali del territorio”.
Toni entusiastici anche da parte di Ferdinando Russo, (direttore del distretto sanitario cittadino) che affermava: “Spero che, per il riutilizzo di quell’ex insediamento industriale, prevalga un orientamento finalizzato all’integrazione di anziani e giovani alle prese con problemi d’inserimento sociale per dare risposte concrete e importanti alla gente del posto e all’intera città”.
Ma la notizia del finanziamento in favore della struttura, provocò dissensi da parte della Circoscrizione di Arpino, presieduto da Mariano Marino, il quale rivendicava per i cittadini arpinesi, il diritto di poter scegliere la destinazione della struttura:. «La Snaidero è degli arpinesi e gli arpinesi devono decidere che farne, commentava il Presidente, se non fosse stato per la Circoscrizione che ha, anche durante la audizione del PUC, segnalato che quei soldi stanziati anni fa, si stavano perdendo per la incapacità dei dirigenti locali, quel finanziamento si sarebbe veramente perduto”.
Tuttavia anche in quel caso i lavori non furono avviati.
Attualmente la struttura fatiscente e degradata, è diventata: dimora per i topi, ricettacolo di ogni sorta di rifiuti e accessibile a chiunque voglia vandalizzarla.
Ma come è possibile un simile spreco di denaro?
Dall’Ufficio Settore Lavori Pubblici ci fanno sapere che prossimamente (non si conosce una data esatta), si avvieranno le procedure per l’appalto dei lavori dell’area, per trasformarla, con molta probabilità, in un centro polifunzionale.
Parole che sfortunatamente, alla luce di come sono andate le cose in questi 25 anni, risultano poco attendibili!