L’ANGIR, Associazione Napoletana Giovani Ricercatori, ha presentato il 18 Giugno il proprio rapporto, a Palazzo San Giacomo, sulla mortalità tumorale nel territorio napoletano suddiviso per le dieci municipalità. Tra i soci figurano medici oncologi, sociologi, ingegneri informatici ed altre qualifiche di vario tipo.
Tra i risultati del rapporto commissionato dall’assessorato alla sanità del comune partenopeo emerge che nel periodo dal 1° gennaio 2004 al 31 dicembre 2009 si sono registrati mediamente per ogni anno 2.857 decessi per patologie tumorali nella sola città di Napoli (43,8 % femmine, 56,2 % maschi). Questa è la triste realtà racchiusa in 42 pagine nel documento dell’Angir.
Tra le cause scatenanti di tale “mattanza” assumono un ruolo predominante, l’inquinamento dell’aria, del suolo e sottosuolo,
causato certamente da una scellerata gestione dei rifiuti da parte delle amministrazioni politiche succedutesi negli ultimi trent’anni, responsabili di aver trasformato e mantenuto la cittadinanza tutta in enorme discarica a cielo aperto,al fine di garantire alle lobby criminal-politico-imprenditoriale gli enormi proventi economici derivanti dalla procurata “emergenza rifiuti”.
Oggi come nel passato, i cittadini Campani,continuano a pagare un altissimo prezzo in vite umane,
per scelte politiche scellerate e inadempienze istituzionali, riguardanti la mancata salvaguardia e difesa dell’ambiente dall’avvelenamento sistematico provocato da rifiuti tossici industriali occultati in questo territorio.
Intanto, in modo anacronistico,il presidente Stefano Caldoro scrive e si compiace, dal suo sito Twitter, dei risultati ottenuti finora nella Sanità Campana.
Più trasparenza, più controlli ed enormi risparmi( circa 85 milioni di euro)in appena 2 anni e mezzo, hanno prodotto una migliore Sanità in Campania “Tuona il Governatore Caldoro”,tralasciando di dichiarare che, i suddetti risparmi si sono ottenuti proprio sulla pelle dei cittadini,con lo smantellamento di gran parte della rete di prevenzione sanitaria Regionale,della drastica riduzione dei posti letto, del personale sanitario, dell’assistenza territoriale(RSA, ADI, Hospice), nonché di un maggiore introito derivante dagli aumenti del contributo Ticket a carico dei cittadini ; mentre nulla è stato fatto per chiudere la vera falla alle casse della spesa sanitaria Regionale: la corruzione che pervade tutto il sistema sanitario con ingenti risorse economiche destinate a discutibili convenzioni e consulenze esterne, nonché dal proliferare di nomine dirigenziali a stipendi d’oro.
La USB ,a seguito del rapporto sulle morti per patologie tumorali a Napoli prodotto dalla ANGIR, chiede al ministro della salute Beatrice Lorenzin e al governatore della Regione Campania Stefano Caldoro, di dichiarare lo stato di emergenza sanitaria per la città di Napoli e di promuovere contestualmente ogni provvedimento atto a fronteggiare tale disastro umanitario, nonché di promuovere una più ampia ricerca sulle cause di morte per tumori su tutto il territorio Regionale.
La USB chiede pertanto la costituzione, in tempi brevi, di un Osservatorio Regionale per il censimento delle morti per tumore gestito dall’ ANGIR,nonché l’istituzione del Registro Regionale dei tumori.
La USB chiede, il blocco dei tagli alla Sanità in tutta la Regione Campania, l’aumento delle strutture di diagnosi, cura e riabilitazione preposte all’assistenza oncologica, nonché l’adeguamento di quelle esistenti, capace di dare risposte adeguate alle richieste dei cittadini; di ridurne i tempi d’attesa; di migliorarne il livello di qualità e di limitare così l’obbligato turismo sanitario in altre Regioni.
La USB chiede,con effetto immediato,la soppressione di ogni contributo ticket a carico dei cittadini Campani e in special modo per tutti coloro costretti ad accertamenti diagnostici, cure e riabilitazione, collegate a problemi oncologici.
La Usb chiede,con effetto immediato,l’adeguamento per le prestazioni medico-assistenziali per i pazienti affetti da patologie tumorali dei cittadini Campani, agli standard nazionali.
La USB chiede alle istituzioni regionali e nazionali di governo della sanità,di prendere atto del conclamato stato di emergenza sanitaria in Campania e a tal fine ritiene inderogabile lo sblocco del turnover, al fine di sopperire le gravi criticita’ assistenziali derivanti dalla mancanza di personale sanitario,mettendo fine contestualmente alla condizione di schiavitù dei lavoratori interinali.
La USB chiede, l’istituzione dell’agenda per il piano di bonifica delle aree inquinate su tutto il territorio Regionale, l’immediata applicazione delle norme sulla tracciabilità dei rifiuti industriali, che per mancanza di tale controllo, continuano ancora ad essere versati in questo territorio.
La USB,al fine di perseguire i suddetti obiettivi, si rivolge ai lavoratori tutti, senza distinzione di appartenenza politica e sindacale, alle associazioni dei cittadini, ai movimenti antagonisti, alle organizzazioni sensibili a tale tematiche ed ai cittadini tutti, poiché la salute e la vita dei cittadini non ha padroni.
S’invita pertanto tutti , a partecipare al Presidio di Rivendicazione, presso la Stazione Marittima di Napoli il giorno 28 Giugno c.a alle ore 16.00.,in occasione della visita del Ministro della Salute on. Beatrice Lorenzin e del Governatore della Campania Stefano Caldoro.
Napoli, 25 Giugno 2013
USB – CAMPANIA