Ha avuto luogo nella mattinata del 4 Aprile presso l’hotel Alabardieri di Napoli ubicato nei pressi della sede dell’Ordine, l’assemblea riguardante la votazione del bilancio dell’Ordine dei giornalisti Campania, approvato all’unanimità sia il consuntivo 2012 sia il preventivo 2013. Un incontro con i membri dell’Ordine e gran parte degli iscritti sia pubblicisti che professionisti i quali hanno partecipato alla votazione, in quanto in regola con il pagamento delle quote ordinistiche, il tutto per fare il punto della situazione, sia su quella patrimoniale chiusa al 31/12/2012 sia sulla determinazione del risultato economico di
gestione del 2012. Ha moderato il dibattito il Presidente dell’Ordine dei Giornalisti il dott. Ottavio Lucarelli, che nel corso dell’evento ha ringraziato anche il rag. Nino Trevisan e la segretaria Anna, per l’ininterrotto lavoro che svolgono giornalmente nell’ufficio della sede dell’Ordine. La parola è passata al Vicepresidente dell’Ordine Mimmo Falco che ha evidenziato gli adempimenti previsti di natura legislativa, rimarcando anche il concetto sulla libertà di informazione senza colorazione politica. Successivamente è intervenuto il Consigliere Nazionale Maurizio Del Villa complimentandosi del perfetto bilancio, e soffermandosi sulle novità per quanto riguarda la riforma attuata attraverso una delegificazione, per la quale ha manifestato una certa contrarietà, affermando “ la professione giornalistica non può essere delegificata è una professione che ha valenza costituzionale e andava regolata con legge, una legge che manca”. Infine è intervenuto anche il direttore Nando Troise di questo giornale, che ha sostenuto il concetto sulla temeriarità per quanto riguarda la deontologia giornalistica. Presenti all’evento il dott. Riccardo Musto del Collegio dei Revisori, il giornalista Gianfranco Coppola, Claudio Ciotola Consigliere e direttore del giornale online “Osservatorio Flegreo”, Ciro Troise direttore del portale web “I am Naples”, Carlo Verna, Iacomino Giuseppe e il Coordinamento Giornalisti Precari.
Umberto D’Orsi