“Non ci serve l’albo. La formazione vera si faccia negli istituti alberghieri senza creare lobby. Non abbiamo bisogno di ordini che servono solo a creare lobby e a dare a qualche organizzazione la possibilità di guadagnare soldi per rilasciare patenti di pizzaiolo che non avrebbero alcun valore reale, ma di una tutela vera del mestiere di pizzaiolo e della pizza”.
Lo ha detto il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, intervenendo questa mattina all’assemblea nazionale dei pizzaioli riunitisi a Napoli per contrastare il progetto di legge su proposta dell’Unione dei pizzaioli italiani e dell’associazione pizzaiuoli napoletani per contestare il disegno di legge presentato da alcuni Senatori destinato a istituire un albo per pizzaioli a cui si accederebbe attraverso un corso di poche ore presso associazioni accreditate.
“Il mestiere del pizzaiolo, come hanno giustamente ricordato Sergio Miccù, presidente dell’Apn, e Stefano Catalano, presidente dell’Upi, e tutti i pizzaioli intervenuti, non può essere considerato una professione perché il pizzaiolo è soprattutto un artigiano e se proprio vogliamo dargli una formazione questa può avvenire solo attraverso la scuola e, in particolare, gli istituti alberghieri” ha aggiunto Borrelli sottolineando poi “l’assurdità che un disegno di legge che riguarda la pizza, seppur discutibile, non ha visto la partecipazione di nessun parlamentare napoletano”.