L’Associazione Calcio Casoria era la principale società calcistica di Casoria, fondata nel 1979.
La società venne fondata da Guido Madonna, che fu anche il primo presidente della squadra, dalla fusione con la Juve Arpino, squadra di calcio dell’omonima frazione del comune di Casoria. I colori societari erano il viola ed il bianco; la sede sportiva si trovava a Casoria, in via Matteo Ferrara, 8, poi in via Antonio Labriola, 20; il campo di gioco era lo Stadio “San Mauro”, sito in via Ten. Formicola, 51-52.
Grazie al nuovo sodalizio il Casoria nella stagione 1979-80 si classificò al primo posto nel girone A di Promozione Campano-Molisana, accedendo agli spareggi regionali con le vincenti degli altri due gironi, Arzanese e Sangiuseppese, ed ottenne la promozione in serie D. Nella stagione 1980/81, guidato da Francisco Ramon Lojacono, il Casoria concluse il campionto al secondo posto nel girone E di Serie D (miglior attacco con 52 reti e solo 4 sconfitte, di cui nessuna in casa), ottenendo la promozione in Serie C2, dove militò per due stagioni.
Una formazione del Casoria dei primi anni ’80
Stadio San Mauro: la tribuna centrale gremita
Nella stagione 1981/82, sotto la guida di Lojacono, poi di Antonio Marzocco, poi ancora Lojacono, il Casoria si piazzò decimo nel girone C con 32 punti, frutto di 9 vittorie, 14 pareggi e 12 sconfitte. Nella stagione successiva il Casoria diede l’addio definitivo al calcio professionistico: sotto la guida tecnica di
Carmine Tascone, poi Dino Panzanato, poi ancora Tascone, i Viola arrivarono ultimi nel girone D, nonostante avessero ottenuto appena sette punti in meno della stagione precedente (8 vittorie, 9 pareggi, 17 sconfitte). Retrocessa nel campionato Interregionale, la compagine casoriana riuscì a salvarsi per il rotto della cuffia nella stagione 1983/84, per poi non iscriversi al campionato successivo a seguito di difficoltà di carattere finanziario. La seconda metà degli anni ’80 vide il Casoria militare nel girone B della Promozione Campano-Molisana ove alternò qualche stagione positiva ad altre deludenti. Nella breve esistenza del Casoria negli anni ’90 si ebbe come risultato migliore la vittoria nel girone B del campionato di Promozione Campano-Molisano, stagione 1990-91, ancora sotto la guida di Lojacono, poi vanificata dalla sconfitta agli spareggi promozione, che vide il Casoria avverso alle vincenti degli altri due gironi, disputati allo Stadio Santa Colomba di Benevento con l’A.S. Casale Bonito e la Polisportiva Calitri, che ne impedì di fatto la promozione al Campionato Nazionale Dilettanti.
Le ultime due stagioni del Casoria, militate nel campionato di Eccellenza Campana, si conclusero con un 11° ed un 14° posto; quest’ultimo piazzamento ne sancì la retrocessione al campionato di Promozione Campana. Tuttavia, dal 1993 a tutt’oggi, il Casoria non è più apparso in nessun campionato di qualsiasi ordine e grado.
Da quell’ormai lontano 1993, di acqua sotto i ponti ne è passata, i volti della politica sono cambiati più e più volte. Nessuno però ha mai mosso un dito, concretamente, per riportare in una città, sempre troppo spesso alla ribalta per i problemi di piccola e grande criminalità, per casi di cronaca, una realtà diversa, quello che potrebbe essere e diventare un vanto per la città dell’hinterland napoletano.
Oggi a distanza di anni, forse finalmente qualcosa comincia a muoversi.
Ieri 30 maggio 2013, c’è stato un incontro a cui ha presieduto il Sindaco di Casoria, Vincenzo Carfora, con il prof. Iovino, , ordinario di Architettura tecnica della facoltà di Ingegneria dell’Università Federico II (Napoli), che ha accettato l’incarico di collaboratore statico delle tribune centrali dei lavori di adeguamento allo stadio del Casoria.
Gli amministratori comunali hanno consegnato personalmente al professore i calcoli strutturali; sta al tecnico nominato ora, valutare, dati alla mano, se sia fattibile o meno ristrutturare la tribuna centrale del San Mauro e proseguire con i lavori per una riapertura del campo.
Giovedì prossimo, 6 giugno 2013 alle ore 9.30, ci sarà il sopralluogo del campo per la verifica strutturale.
Alla Federico II, alla facoltà di Ingegneria sono stati affidati tutti i lavori di ristrutturazione del campo.
Il nuovo progetto di riqualifica, prevede anche la semina del campo, cosa dimenticata dal primo progettista, e assolutamente impensabile per una squadra che gioca per diletto o per professione.
Speriamo vivamente che qualcosa si muova in questo senso perché, per i casoriani, soprattutto per i giovani, la possibilità di militare nella squadra del proprio paese, di stringere amicizie, di imparare il valore della condivisione, della lealtà, del lavoro di squadra, può rappresentare una valida alternativa a quello che la città offre.