Estintori svuotati ed ambienti devastati dalle loro polveri, porte forzate, cassette del pronto soccorso divelte. Sono solo alcuni dei danni riscontati alla scuola media Nino Cortese di Arpino qualche giorno fa dai dipendenti scolastici. Un gruppo di persone è infatti entrato nella scuola, presumibilmente scavalcando i cancelli sul retro, quelli che danno sulla palestra, e ha messo in atto una serie di atti vandalici. Questa mattina abbiamo fatto visita al Preside dell’Istituto, il Dott. Giovanni Liccardo, che ci ha accolti nel plesso centrale, in Via B.Croce. “L’episodio di qualche giorno fa è soltanto l’ultimo di una serie di cui la scuola è vittima da diversi mesi”. Queste le sue prime parole quando gli chiediamo di raccontarci l’accaduto.“ Dalla metà di maggio abbiamo subito diverse visite sgradite. Da incursioni vandaliche ad allagamenti, da tentativi di scasso a furti di computer fissi e portatili è stata una escalation di avvenimenti”. Tutti ovviamente denunciati alle autorità competenti. Una decina di denunce in tutto, fa notare Liccardo. “I carabineri sono venuti più di una volta per fare dei sopralluoghi, ma niente di fatto”, continua.
Questa volta lo scempio è sembrato essere ancora maggiore, dal momento che sono comparse delle inquietanti scritte alla pareti dei corridoi e sui pavimenti, realizzate con la tintura di iodio. Una cosa mai successa fino ad ora. E, mentre nel chiacchiericcio generale si cercano i colpevoli e si invita chi abbia potuto vedere o sentire qualcosa a farsi avanti e rivolgersi alle autorità, il Dirigente scolastico denuncia una situazione di degrado e totale abbandono della struttura che va avanti da tanto, troppo tempo. “Si tratta di una scuola mal costruita, a cominciare dal tetto che in inverno è pieno di infiltrazioni, che costringono i ragazzi a seguire le lezioni con le bacinelle nelle aule, per raccogliere l’acqua piovana”. Un edificio che, seppur recentissimo – è stata costruita non più di 5-6 anni fa- presenta numerose carenze strutturali. “La mia non è una denuncia nei confronti di qualcuno, né un j’accuse”, ci tiene a precisare il Prof. Liccardo, “ma è una constatazione necessaria. L’edificio è stato costruito con materiali scadenti, e necessita una ristrutturazione totale. La scuola è abbandonata a se stessa, basti pensare che nel cortile ci sono ancora i sacchi pieni di erba tagliata molto tempo fa. Sacchi che nessuno è venuto mai a ritirare”. Insomma, tante, troppe emergenze che, purtroppo, sembrano far parte della quotidianità di una zona abbandonata a se stessa. Una struttura che dovrebbe essere nuovissima e tenuta nel migliore dei modi versa invece in una situazione di fatiscenza ed abbandono come poche altre. Situazione più volte denunciata, nel passato, all’amministrazione, ma per la quale mai è stato preso un provvedimento definitivo. E gli atti vandalici, nell’ultimo periodo, la fanno da padrone. Complice anche la totale assenza di un impianto di videosorveglianza, che in realtà in una struttura del genere dovrebbe essere d’obbligo. Riflettiamo sulla facilità con cui delinquenti abbiano potuto avere via libera nell’edificio. E il preside ci fa notare, con tono fermo e deciso, ma al tempo stesso molto sereno, che “la scuola non è stata concepita come un carcere, né vuole esserlo”. Non ci sono, dunque, muri invalicabili. Un sistema di allarme, invece, c’è, ma ovviamente non è funzionante, ci fa notare una collaboratrice scolastica quando ci rechiamo nell’edificio per fare un sopralluogo, che si mostra decisamente rattristata dall’accaduto. “Quando sono entrata qui e ho visto ciò che avevano combinato mi è venuto un colpo”, dice con aria mesta.
Il Dirigente Liccardo rivolge una menzione di particolare soddisfazione nei confronti dell’ amministrazione comunale. Amministrazione che, nelle persone del Vicesindaco D’Anna e dei consiglieri Colurcio e Petrone, si è repentinamente presentata sul posto e si è impegnata a intraprendere azioni ed opere fattive per ridare dignità a questa scuola troppe volte bistrattata. Solo cosi si può far riacquistare alla cultura il giusto valore, che spesso viene sopraffatto dalla violenza e dal degrado. “E’ grazie alla sensibilità degli amministratori, infatti, che sono subito iniziati i lavori di pulizia e di sistemazione dell’edificio”, afferma Liccardo. Un messaggio di vicinanza è stato rivolto al Dirigente e ai collaboratori scolastici dal Sindaco Carfora, che ha parlato di “condanna e sdegno per gli atti vandalici” ed ha invitato chi sa qualcosa a “denunciare i colpevoli”. Il consigliere Colurcio, del movimento Noi di Arpino autonoma (e autore delle foto presenti in questo articolo) ha dichiarato che “è necessario far capire che la scuola va difesa e tutelata, non aggredita”. Sulla stessa linea il Vicesindaco D’Anna, che abbiamo raggiunto telefonicamente: “Ora è necessario il lavoro sinergico di tutti, per la scuola e per il territorio. Siamo in contatto con il Preside e ci assumiamo impegni e responsabilità per il da farsi”. E noi ci auguriamo di tornarvi a parlare di scuole per tutt’altre cose che gli atti vandalici…che danneggiano chi li fa e chi li subisce!