Si è conclusa ieri la prima edizione di Bionisiaco, salone del vino biologico che ha acceso i riflettori sul comparto campano per ben tre giorni, attraverso degustazioni ed incontri con più di 20 aziende e 25 esperti del settore, tra cui giornalisti, rappresentanti istituzionali, produttori ed enologi.
A fare da cornice Piazza Abate Conforti, nel cuore del centro storico di Salerno, tra la Chiesa dell’Addolorata e il Convitto Nazionale. Una città ancora illuminata dalle Luci d’Artista e con una presenza vivace di appassionati ed esperti del settore.
“Desideravamo dare un forte messaggio culturale, volto a proporre una nuova cultura del bere, che parta dal biologico andando ad abbracciare l’ambiente, la sostenibilità, l’agricoltura, il turismo e l’innovazione tecnologica. Riteniamo di essere riusciti a compiere un primo passo lungo questa strada, sensibilizzando pubblico ed operatori – attraverso le degustazioni e gli incontri – ad un discorso condiviso che qui inizia, ma che – nella nostra volontà – sarà continuativo nel tempo”, commentano gli ideatori di Bionisiaco, Franco Cappuccio e Danilo Donnabella.
La manifestazione, patrocinata da Regione Campania e Comune di Salerno, sostenuta da Legambiente Campania, AIS Salerno, Corso Wine Business dell’Università degli Studi di Salerno, Convitto Nazionale di Salerno, Panificio Montella e Consorzio 100% Campania, ha raccolto anche il consenso delle aziende partecipanti che hanno potuto confrontarsi non solo con un pubblico interessato, ma anche con altre realtà produttive che hanno abbracciato il bio.
Queste le cantine presenti: Antica Masseria Venditti, Cantina del Barone, Cantina del Vesuvio, Cantina di Lisandro, Cantine dell’Angelo, Casa di Baal, Casebianche, Casula Vinaria, Fontana Reale, I Cacciagalli, Il Verro, Il Cancelliere, Le Vigne di Raito, Mila Vuolo, Monte di Grazia, San Salvatore, Sorrentino, Tenute del Fasanella, Terra di Briganti, Torre del Pagus, Viticoltori De Conciliis.
L’appuntamento è per la prossima edizione di Bionisiaco!