Come preannunciato bullismo e cyberbullismo sono stati gli argomenti del convegno di ieri tenutosi presso la scuola media “POLO”. Un intento comune tra i Commissari straordinari, dott. Rotondi, Quaranta e Prencipe, e la Preside, dott.ssa Armidia Scarpa, non nuova ad iniziative del genere. La problematica è stata oggetto di alta attenzione e sensibilità ed ha visto partecipe una folta delegazione di studenti delle terze medie. A tenere lezione il Sovraordinato dott. Biagio Chiariello che ha spiegato ai ragazzi i pericoli connessi soprattutto al cyberbulismo, ovvero ai pericoli del mondo virtuale a cui sono esposti i ragazzi ricordando poi gli ultimi episodi di cronaca in varie scuole d’Italia, tra cui quello dell’insegnante di Lucca deriso da ragazzi, quello della studentessa Roberta suicidatasi a seguito di atti di bullismo e di Roberto, accoltellato a Napoli da bulli. Come difendersi quindi? Lo ha spiegato ai ragazzi presenti nella sala professori della media Polo, proprio il dott. Chiarello, in una maniera semplice, con l’ausilio di filmati e diapositive, quale esperto di queste problematiche, avendo prestato servizio anche negli uffici centrali della Polizia Postale e delle Comunicazioni. All’incontro erano presenti anche il dott. Francesco Prencipe, uno dei tre Commissari straordinari, il dott. Antimo Orefice, Sovraordinato in servizio presso la Prefettura, e la dott.ssa Angela Cacciapuoti, responsabile dell’Ufficio Servizi Sociali del Comune. I ragazzi hanno seguito con grande attenzione l’evento, durato circa due ore, ponendo una serie di domande, alle quali sono state fornite puntuali risposte.
E’ stato sottolineato un concetto importante: “ a differenza del tradizionale bullismo, fenomeno che è sempre esistito, in cui le vittime, rientrate a casa, trovano un rifugio sicuro, nel cyberbullismo le persecuzioni possono durare 24 ore su 24, in quanto i cyberbulli si infiltrano con messaggi e video offensivi, con effetti più amplificati rispetto alle tradizionali prepotenze. Insomma, ben vengano questi convegni specialmente quando, oltre a istruire, entusiasmano i ragazzi, come è avvenuto ieri.
Emozionante il momento dell’intonazione dell’Inno di Mameli.