Camorra: 1) Associazione di delinquenti esistente nel Napoletano fin dall’epoca spagnola e diffusa attualmente anche nel resto della Campania. 2) Lega di persone disoneste unite fra loro per ottenere illecitamente favori o guadagni ingiusti, e l’insieme delle loro arti e delle loro azioni; fare camorra, accordarsi per usare soperchierie, agire ingiustamente a vantaggio proprio e danno altrui; la situazione recente si caratterizza per un fenomeno di brusco accrescimento dell’ampiezza media di ciascun gruppo camorristico, dovuto alla crescita contemporanea sia dell’offerta di giovani leve criminali sia della domanda originata da una tendenza verso l’espansione di tutti i mercati e le attività illegali.
Siamo così alla presenza di delinquenti professionisti usciti da poco dall’adolescenza diretti da una elite di leader criminali più anziani e meglio organizzati. Nella camorra di oggi si incrociano due tipi di devianza criminale: le classiche famiglie della grande criminalità da un lato, le bande dei giovani gangster urbani dall’altro.
L’infiltrazione, secondo la Commissione di Accesso agli Atti Amministrativi della Prefettura di Napoli prima e del Tribunale Regionale Amministrativo poi, nell’attività del Comune di Casoria, 10 anni fa, della società camorristica e dei suoi apparati finanziari e tecnici, ha portato allo scioglimento del Consiglio Comunale e della Giunta Municipale, ed in quell’anno anche altri Comuni (Afragola, Crispano, Pozzuoli, Tufino ecc.). Oggi sotto esame è il Comune di Casavatore. Prolungato di altri sei mesi lo scioglimento per camorra del Comune di Arzano. Casavatore è sotto il monitoraggio della Commissione di Accesso agli Atti Amministrativi. Sciolti per camorra, solo pochi giorni fa, Bovalino, Corleone e Tropea.
E sono in difficoltà le attività malavitose. La principale fonte di sostentamento resta lo strozzinaggio (l’usura), “vendono soldi”. Le estorsioni (il racket) sono diminuite del 50% poiché sono diminuiti gli appalti edilizi pubblici. La divisione delle Città nella geografia camorristica dei Comuni a Nord di Napoli, compreso Secondigliano, controllato dai corrieri della droga. Le baby gang, tutto questo lo sanno ed agiscono indisturbati. Armi in pugno tolgono le macchine alle persone, specie alle donne. Furti negli appartamenti di via Manzoni, la strada che porta a Casavatore e Secondigliano come nei parchi di via Calvanese. Due minorenni di Casoria, pochi giorni fa, hanno terrorizzato il centro cittadino di Aversa. Sono chiusi, adesso, nel carcere minorile dei Colli Aminei.
Ed in questo panorama, come volete che si comportavano i cervelloni della Prima Repubblica, quelli che governavano Casoria, in dieci anni tre volte commissariata? Quale era il rimedio contro le brutte figure? LE BUGIE. Dovevano servire per scoraggiare i maneggioni, i politicanti e gli intrallazzatori. Questo speravano i cervelloni. Poco importa che le statistiche ed i precedenti dicevano il contrario. Applicata nel resto del mondo, la regola delle bugie ha fatto cilecca; ovunque i risultati delle bugie sono stati penosi. Anche da noi, con le bugie, cambierebbe poco o nulla. Se rielaboriamo le iniziative o promesse – Casoriadue lo fa da 16 anni – vediamo che il marchingegno crolla miseramente. Ma vallo a dire a quelli che negli ultimi trentadue anni sono stati i padroni del vapore, convinti che bastava dipingere la facciata per nascondere le crepe dell’intonaco. Un piccolo trucco, e voilà, il miracolo è fatto.
In realtà, i problemi della nostra Città hanno bisogno di ben altri ritrovati. E’ fallito il sistema, non per colpa delle tante bugie propinateci. Servirebbe un’analisi approfondita e correttivi adeguati, più dei trucchetti di questi illusionisti da periferia. Il sistema casoriano è scoppiato: ha tirato la corda ed ha tirato le cuoia. Alla base dei malesseri di Casoria, c’era la presenza gestionale dell’Azienda Comune. Il fatturato, nel complesso, regge ma è andata a farsi benedire l’organizzazione. C’è stata sproporzione tra incassi e spese. L’Assessore Responsabile Contabile Amministrativo Dott.ssa Maria De Rosa sta lavorando su questo aspetto e su questi dati. I costi sono saliti alle stelle, gli incassi no. Il Sindaco Fuccio controllerà il rapporto con Equitalia. Per colmare il deficit, il Comune deve potenziare il Settore Entrate, evitando l’errore: più tasse per avere più incassi, quindi più soldi.
Consiglio, per questo, all’Assessore alle Entrate il “baratto amministrativo” ed a quello al Welfare il “salotto sociale”.
C’è un’amministrazione di centro sinistra/destra. Di giornate noiose, pochine. Ci sono, è vero, parecchi spazi vuoti. L’analisi del Comune di oggi evidenzia problemi che tutti vedono. La classe politica, finalmente tornata a casa, poveri bugiardi, si illudevano che bastava propinare alla Città le tante bufale e mi riferisco alla Città del Libro prima ed al Parco delle Arti poi. Pronosticai all’editore Franco Liguori che non credevo alla sua “decantata Segrate del Sud” (mi fece vedere anche un plastico!). Tutti sapete la fine che ha fatto! Aspetto adesso, in via Mauro Calvanese, il Parco delle Arti; ah! C’è anche la Metro!
Oggi, su quell’area, ex Rhodiatoce, è in atto, mi dicono, finalmente, l’operazione di bonifica. Poi, qualcuno, e suppongo l’ICE SNEI, dovrà dirci la destinazione d’uso. L’ultima rivoluzione si chiama “Casoria Ambiente spa”.
A questa Società il Comune conferì 50 uomini, tutti gli automezzi comunali e l’Autoparco di via Macello. Il sogno: una città pulita. Al di là delle analisi costi – ricavi che non è mestiere di giornalista ma bensì dei responsabili contabili amministrativi, del Ragioniere Capo, del Settore “Ragioneria e Finanze”, dell’Ufficio Tributi, dei revisori dei conti, questa società partì con il piede sbagliato ed in questi anni non ha mai avuto un rapporto sereno con la Città. Molte zone sono sporche, assunzioni, fatte all’epoca, in perfetto stile nepotistico, da vecchia repubblica.
Adesso la Città è in attesa che la nuova Giunta Municipale continui a riparare i tantissimi errori che in modo sconcertante sono stati fatti, nella speranza che Casoria diventi “normale”.
Ferdinando Troise