CASORIA, “ALLEANZA PER CASORIA” MANDA IN ARCHIVIO IL PROGETTO “C.A.N.T.I.E.RE. GIO’”.
Con l’evento conclusivo dello scorso 17 giugno, l’associazione di promozione sociale “Alleanza per Casoria” manda in archivio, il progetto “C.a.n.t.i.e.re. Giò!”. L’iniziativa nasce da una nostra riflessione, circa la necessità di portare il dibattito sull’urbanistica, sull’idea che abbiamo della nostra città, fuori dagli studi professionali e dai dibattiti degli esperti, coinvolgendo soprattutto i giovani, eredi designati del territorio nel quale sono destinati a svolgere la propria esistenza. Questa nostra riflessione ha incontrato la considerazione dell’Agenzia Nazionale per i Giovani, che ha ritenuto di finanziare il progetto, nell’ambito del programma europeo “Gioventù in azione”. Iniziate nel mese di settembre, le nostre attività si sono imperniate intorno a questi interrogativi: quale idea hanno i giovani della propria città, e come vorrebbero che fosse. In una prima fase, era necessario sensibilizzare i giovani del territorio, che hanno voluto partecipare al progetto, circa i temi della partecipazione attiva alla vita della propria città, che implica anche l’attenzione al tema della pianificazione del territorio, che non può e non deve più essere lasciata alla mercè di architetti ed ingegneri, molto spesso privi di una reale visione. Guidati dai nostri esperti, i ragazzi hanno potuto apprendere le nozioni fondamentali relative all’amministrazione pubblica del territorio e alla tutela dell’ambiente, per poi passare alla fase della rielaborazione dei concetti appresi, e l’elaborazione di un’idea di riqualificazione urbana tutta personale. Il lavoro compiuto dai ragazzi e dagli esperti, che a breve vi verrà illustrato nel dettaglio, ha trovato il suo coronamento in un plastico, realizzato dai ragazzi con materiali di scarto, e che rappresenta le loro esigenze, in ordine alla pianificazione di una fetta del territorio. L’area individuata dai ragazzi, per le potenzialità che potrebbe esprimere, si trova in via Pietro Nenni, ed è allo stato parzialmente occupata da un deposito del Consorzio di trasporti pubblici. I ragazzi hanno immaginato di recuperarla e riqualificarla, insediandoci un centro sportivo; un centro polifunzionale, sul modello del PICO di Napoli; un auditorium all’aperto; un centro commerciale naturale. Il tutto servito da un’area parcheggio. Nella visione dei ragazzi, poi, nell’ottica della realizzazione dei principi di sussidiarietà orizzontale, la gestione dell’area dovrebbe essere affidata ad associazioni giovanili, che trarrebbero le risorse dalle attività commerciali insediate.
Si può senz’altro affermare che, mentre gli occhi dei “grandi” sono rivolti altrove, mentre gli esperti si attardano in sterili discussioni che spesso servono solo a distogliere l’attenzione da altri tipi di interessi, questi ragazzi hanno saputo mostrare una visione, un modello di città, che è anche un modello di civiltà. Non sarebbe male, se si riuscisse a realizzarla.