Dovrebbero partire a breve gli interventi di pulizia all’interno dello stadio San Mauro. L’amministrazione comunale, in seguito ad un sopralluogo volto a monitorare lo stato dell’impianto, ha prodotto verbale di consegna per le attrezzature di cantiere e pulizia del manto. “Pulizia e attrezzatura di cantiere – fa sapere il vicesindaco Sergio D’Anna – partiranno a breve, in attesa della documentazione necessaria all’avvio dei lavori di riqualificazione”. L’ente comunale, per poter procedere con la ristrutturazione, necessita della certificazione del Genio Civile.
Il documento in questione dovrebbe arrivare nei prossimi quindici giorni. Soltanto quando saranno completate tutte le procedure burocratiche, si potrà iniziare, finalmente, concretizzare il progetto volto al ripristino dello stadio. La struttura è attualmente in totale stato di abbandono. L’ennesima cattedrale nel deserto. Lo stadio comunale San Mauro, così intitolato un onore del Santo Patrono, fu chiuso nel 1999, riaperto nel 2002 (senza possibilità di pubblico) per ospitare gli allenamenti delle giovanili del Napoli e nuovamente serrato poco dopo. Al suo interno nulla più resta del manto erboso: solo sterpaglie alte e topi a decine. Persino le mura di cinta dell’impianto sono diroccate, con crepe e buche all’interno. I lavori sono partiti nel 2005 ed hanno riguardato gli spogliatoi, il rifacimento della recinzione metallica del campo di gioco e la installazione di due torri fari per l’illuminazione notturna. Nel novembre del 2008, a seguito del contributo di 1.367mila euro da parte del Ministero dell’Interno per la realizzazione di opere relative a sfere di investimento, venne stabilito con delibera del consiglio comunale, di destinare 900mila euro per la manutenzione dello stadio. Il progetto elaborato dai tecnici progettisti fu approvato con delibera della giunta comunale il 22 dicembre 2008; il progetto esecutivo, il 30 dicembre 2008. La gara d’appalto è stata indetta un anno dopo; precisamente nel dicembre del 2009. I cittadini, intanto, chiedono a gran voce la restituzione dell’impianto alla collettività. Organizzatisi in gruppo, poche settimane fa, hanno sfilato per le vie del territorio per rivendicare il ritorno del calcio a Casoria e la ristrutturazione dello stadio comunale. L’amministrazione comunale, dal canto suo, ha assicurato impegno sul tema. La predisposizione del cantiere è un passo importante, tuttavia i cittadini sperano non si tratti di “fumo”. Ormai dubbiosi dopo le mille promesse mai mantenute, prima di esultare aspettano che alle parole e alle dichiarazioni seguano i fatti, concreti e tangibili.