E’ preoccupante la situazione in cui si trova la Casoria ambiente. La società in house del comune di Casoria che gestisce prelievo e smaltimento dei rifiuti sul territorio, non naviga in buone acque. Questa, rimasta mista fino a pochi anni fa (con il 51% delle quote controllate dal comune di Casoria e il restante 49% diviso tra Consorzio Caserta2 e Italia lavoro), è oggi interamente di proprietà del comune. La Spa ha attraversato anni bui, tant’è che il commissario prefettizio che governò la città dopo lo scioglimento dell’amministrazione De Rosa per condizionamenti camorristici evidenziò di avervi trovato una situazione “poco limpida”. Sotto l’amministrazione di centrodestra retta dall’allora sindaco Stefano Ferrara, alla fine del 2008, la Casoria Ambiente è diventata per il 98% controllata dal comune di Casoria. Il bilancio, quell’anno, si è chiuso in positivo. Come un macigno, pesa anche il contenzioso tra la stessa e l’Ente comune. Una sorta di paradosso vede il comune di Casoria, proprietario titolare del 100% delle azioni
della società, contro gli amministratori della stessa. Attualmente la Casoria ambiente vive l’instabilità dovuta all’assenza di management. Il nuovo consiglio di amministrazione, eletto più di un mese fa, non si è mai insediato: il presidente Raffaele Aiello ha rassegnato le dimissioni pochi giorni dopo la nomina, mentre i due indicati in qualità di componenti del rinnovato management: Enzo Amato e Oscar Cocozza, non hanno mai accettato l’incarico. Non dormono sogni tranquilli i dipendenti che invocano l’intervento del sindaco Vincenzo Carfora. “Dopo anni di difficoltà e problemi – dicono i rappresentanti sindacali di Fiadel, Uil trasporti, Cgil e Confsal – avevamo raggiunto una serenità lavorativa e mentale che ci ha concesso di stare al servizio del comune con orgoglio. Non ci siamo mai tirati indietro durante le numerose emergenze rifiuti che ci hanno visti impegnati in questi anni. Ancora oggi riteniamo di aver dato un forte contributo al raggiungimento di importanti percentuali di raccolta differenziata. Ciò che ci fa onore è il recente passato, ma a preoccuparci è il futuro. Non è nostro interesse sostituirci alla politica, ma è nostro dovere sollecitare il sindaco prima e poi la politica tutta, alla salvaguardia di quello che è un patrimonio importante per la città”. “Chiediamo – affermano – che il futuro della Società sia messo al sicuro attraverso l’individuazione di figure manageriali che sappiano continuare il percorso già avviato e che non mettano a rischio il futuro nostro e di centinaia di famiglie. Anni fa abbiamo vissuto momenti difficili quando la società è stata sull’orlo del fallimento. Ci auguriamo che oggi come allora la politica riesca a mettere in campo le energie migliori per fare in modo che la Casoria ambiente continui a distinguersi per qualità del servizio ed impegno”. I sindacati, aperti al confronto e alla collaborazione con le istituzioni, invitano queste ultime a studiare le migliori strategie epr affrontare la questione. Dal canto suo, il sindaco Vincenzo Carfora, dichiara: “Condivido pienamente il pensiero dei sindacati e metterò in pratica i loro suggerimenti. Come ho già dichiarato in consiglio comunale – afferma il primo cittadino – Mi sta a cuore e sento la responsabilità delle sorti della società e di tutte le famiglie dei dipendenti della stessa. Il mio impegno sarà quello di lavorare affinché la Casoria ambiente diventi una sana ed appetibile per eventuali acquirenti”.