Chiedono di rimanere nell’anonimato, ma sono agguerritissimi e promettono di scendere in piazza se le cose non cambieranno. Sono i commercianti del centro cittadino di Casoria che, anche questa mattina, lamentano la puzza proveniente dai numerosi cassonetti collocati in prossimità dei loro esercizi pubblici.
«Siamo continuamente vessati di tasse, – dice il proprietario di un negozio di abbigliamento -, paghiamo la spazzatura per avere quale servizio? Sono stato costretto a mettere una trappola per topi perché mi sono accorto che c’è qualcosa di imprevisto. Siamo controllati a vista dai gabbiani e ieri, dal cielo, volavano scarafaggi rossi. Si immagini che spettacolo vedere quando scaricano il pane o fantasticare sullo stesso topolino nel negozio di salumi. Perché non fanno una disinfestazione, sciacquano un po’ le strade, puliscono per bene i cassonetti? Non si sa, in questa città non si sa mai niente e non è legittimo protestare o chiedere – termina il signor G. -».
Una situazione allarmante che non aiuta il commercio casoriano: «La gente anche per questo ci preferisce ai centri commerciali – si uniscono i vicini di esercizio -. Lì, trovano subito parcheggio, stanno freschi e puliti. Qui trovano monnezza, traffico e disagi».
Il Sindaco Carfora, in occasione della presentazione della giunta, avvenuta ieri, ha reso noto che la situazione è al palo perché alcuni paesi, sedi di impianti importanti, hanno dato lo stop ai trasferimenti dei rifiuti, “ma la squadra è al lavoro – ha spiegato -, per risolvere la situazione”.
Intanto, anche dalla Provincia tardano ad arrivare soluzione adeguate. Insomma, non ci resta che aspettare ancora!