Si è detto di tutto e di più sull’efferato omicidio di Andrea Nollino; non basta! Non tutto e non di più! Erano le 8 del mattino e nel caotico Largo San Mauro, luogo simbolo della Città di Casoria, zona religiosa per eccellenza, espressione del sacro e della sacralità, del silenzio e della preghiera ma anche pieno di botteghe e persone. Non è possibile che nessuno abbia visto! Gli assassini e l’obiettivo. Mai era successo in quel posto! Mai!
Occorre, adesso, ricordare Andrea ed aggiungerlo ad un lungo elenco di vittime: Salvatore Canneva, Nicola Ferrara, Emilia Parisi, Stefano Ciaramella, Antonio Coppola, i vigilantes Liotti e Citarella. Tutti morti per una guerra non loro, una guerra che Casoria non ha mai dichiarato, una Città ritenuta “non belligerante” e Patria di Santi, Beati, Cardinali, Ordini Religiosi.
Ai morti ammazzati vanno, invece, aggiunti, gli scippi, i furti di appartamento, la rapina dell’auto sotto casa da due incappucciati, la rapina al supermercato, le
rapine agli uffici postali e ci viene in mente, adesso, mentre scrivo, della morte di un anziano signore, scippato, in via Cavour, della sua pensione. E tanto altro………..
Il pessimismo imperante che non deve mai prendere il posto della speranza e della certezza che il lavoro certosino delle Forze dell’Ordine porterà ai risultati che le persone perbene si aspettano.
In difficoltà, invece, Enzo Carfora Sindaco e Tommaso Casillo, Assessore alla Sicurezza, nei continui confronti che stanno avendo con il Prefetto e la Prefettura di Napoli, a riguardo del PON Sicurezza oltre alle riunioni del Comitato per la Sicurezza e con la Commissione Anticamorra.
L’affermazione, in questo momento storico, “non cambia niente”, non deve albergare né nel cuore né nella mente della gente. Non deve.
Cambia, forse, il quadro politico. Si susseguono le riunioni: non solo quelle dei capigruppo per stabilire le date dell’approvazione del bilancio. Date tutte a favore del Sindaco; cioè 30 agosto con slittamento a metà settembre. Ha tutto il tempo. Vogliono convincere il Partito Democratico e Noi di Arpino a non uscire dall’esecutivo di questo imperfetto modello politico casoriano.
Tornando al territorio: occorrerebbe a chi tocca questo lavoro controllare i confini: Casoria confina con Afragola, Secondigliano, Arzano e San Pietro a Patierno. Arpino, invece, con la Stadera e Poggioreale.
Buon Lavoro!
Nando Troise.