Approvata ad unanimità la Mozione per il salvataggio dello stabilimento Alenia di Casoria; Questo quanto emerso dal Consiglio Comunale Interistituzionale tenutosi poche ore fa: “Intervenire presso il Ministro delle Attività Produttive, presso la Finmeccanica e presso l’Alenia affinchè si costituisca un tavolo istituzionale a cui siano ammesse: La Regione Campania, la Provincia di Napoli, Il Comune di Casoria, il Comune di Pomigliano, il Comune di Nola nonché i comuni dell’indotto, ovvero, quelli confinanti con gli stabilimenti produttivi, finalizzato alla revisione delle decisioni annunciate dall’Alenia e per predisporre un nuovo Piano Industriale concentrato che non penalizzi le risorse umane e produttive del meridione le quali, in questi anni, hanno contribuito in maniera determinante a formare la leadership produttiva di Alenia nel settore aeronautico; azione trasmessa poi al Presidente della Repubblica Italiana, on. Giorgio Napolitano, affinchè quest’ultimo induca il Governo a favorire tale processo.
Oltre alle istituzioni locali e la folta presenza di esponenti del Sindacato e di operai dell’Alenia – arrivati alla casa comunale in un corteo partito proprio dallo stabilimento casoriano alle 10.05 di questa mattina – ad arricchire ulteriormente la giornata c’erano esponenti politici come: Severino Nappi (Assessore al lavoro regione Campania) Farnese (Assessore attività produttive di Pomigliano D’Arco) Angelo Marino (Consigliere regionale di Forza del Sud) Gennaro Nocera Consigliere regionale Pdl) una “rivoluzionaria” irruzione dell’Onorevole Francesco Barbato (Idv).
Dopo il discorso d’introduzione fatta dal presidente del Coniglio Fuccio il dialogo entra nel vivo e la parola passa a Pasquale Billi (Rappresentante Fiom Sindacale dell’Alenia): “Questa è piu’ di una vertenza sindacale; non è una sfida personale contro la Lega ma un dato di fatto che non ha colori politici. Vogliono portarci via una delle poche realtà eccellenti della nostra terra. Ci vuole dunque coesione, tutti uniti nel difendere la dignità dei lavoratori e la difesa dei diritti.”
In coro a quelle di Billi seguono le dichiarazioni delle altre rappresentanze Sindacali. Parole di unità e solidarietà anche dall’Assessore Tommaso Casillo: “Trasferire un eccellenza produttiva è una mossa difficile da capire, priva di nesso e quando le scelte non hanno una loro logica le interpretazioni sono libere. La sede legale è un elemento importante, spostarla creerebbe un presupposto pericoloso per il mezzogiorno. Su milleduecento tagli il 50% riguarda la Campania, chiudere per eccessivi costi fissi e poi parlare di 500 assunzioni a mio avviso è un grosso controsenso. Di solito si usa la “questione politica” per sviare, questa volta però la questione è realmente politica. La Lega protegge quelli che sono i propri interessi, cosa che può essere anche considerata legittima, la questione è che lo fa a discapito del sud e questo è inaccettabile. Trovo infine grave l’atteggiamento contemplativo nei confronti della questione del governatore Caldoro e dei parlamentari Pdl, li esorto dunque a chiedere un incontro con il loro esponente di spicco, il presidente Berlusconi, e dare alla vicenda l’importanza la giusta importanza.”
Singolare poi il botta e risposta a distanza tra Nappi e Barbuto, dalla stessa parte ma con armi diverse. L’Onorevole Idv – non in scaletta – chiede la parola e cavalca la massa alternando a parole nobili altre piu’ colorate. Il dipietrino si dice concretamente dalla parte degli operai come fatto per Irisbus e per i colleghi di Pomigliano, scendendo con loro in piazza per lottare contro quelli considerati anticostituzionali e scissionisti ovvero i leghisti. Decisamente piu’ pacato l’Assessore al lavoro della regione Campania, l’intenzione di Nappi in quella che definisce “partita Nazionale nella quale la Regione dovrà svolgere un ruolo di interlocutore” oltre a quella di scongiurare lo scempio delle esportazioni industriali campane è di costruire, attraverso classe politiche competenti, un futuro sinonimo di garanzia.
Si registrano poi gli interventi di Nocera e Marino che ancora una volta invitano a mettere da parte tessere di partito, fare quadrato e partecipare tutti alla questione. Prima di procedere al voto la parola passa al Sindaco Carfora che chiaro ribadisce di voler ricoprire un ruolo attivo utile a risolvere la questione nel migliore dei modi: “Il tema di oggi non richiedeva nessuna passerella, non diamo una adesione fittizia in cerca della visibilità. Vogliamo essere presenti al tavolo delle trattative, ci stiamo però scontrando contro la difficoltà di avere un appuntamento con la dirigenza del’Alenia nella Capitale. L’altro giorno le parole del vescovo di Nola hanno suonato come un ceffone al volto, un ceffone che ci ha svegliati, siamo pronti a fare il nostro dovere, quello di metterci d’avanti ai lavoratori. Difenderemo i centocinque metri quadrati da qualsiasi speculazione”