CHE FINE HA FATTO IL RUOLO DELLA “PRIMA DONNA”?

Accanto alle grandi personalità compaiono sempre consorti carismatiche. Lo stesso non accade a Casoria, dove le “first ladies” vivono nell’ombra.

“E non sono grandi uomini”, concludeva Nicola, agganciandosi al tema di un dibattito di fantapolitica nel salotto di un politico di fama, presenti moglie, figlie, mamma, zia e un ex Assessore “di strada”. Parlavamo di promozioni e premiazioni, di libri, di uffici stampa, della raccolta del vetro, del dissesto finanziario, del calcio, del ciclismo, dell’Enichem e della Resia, delle scuole, della Città di Casoria sempre sporca, della raccolta dei rifiuti, di quel pasticciaccio brutto che si è rivelato il carrozzone affaristico, politico, clientelare “Casoria Ambiente spa”, di quale club iscrivere la Città di Casoria e si è parlato anche di donne, di quelle “normali” e delle “first ladies”.

Avevo da poco finito di leggere “Il volo della falena” di Tina Castaldo e avevo da poco finito di ascoltare un cd di canzoni di Maria Nazionale, intitolato “storie e’ femmene”, sempre più convinto che l’autore nello scriverlo si sia ispirato a Casoria. Novella 2000, Eva 3000,

Chi, Visto troverebbero in questa Città materiale a sufficienza per fare concorrenza sia a Belen che alla Canalis.

 

Dietro a un grande uomo c’è sempre una grande donna. Oppure “non sono grandi uomini” come afferma Nicola. Mentre non è quasi mai vero il contrario, anzi. Dietro le grandi donne ci sono spesso uomini mediocri, figure sbiadite e prive di personalità oppure furboni, abili nello sfruttare le condizioni di “primo marito” per vivere alla grande.

Ma se piccoli uomini non offuscano l’immagine delle grandi donne, una piccola donna può danneggiare enormemente un uomo grande, o che si vuole tale, soprattutto in questo nostro tempo, in cui l’immagine finisce per essere altrettanto importante che le opere e la sostanza. Eppure è un mestiere ben arduo quello della “first lady”. Richiede grande misura, autodisciplina, e spesso infligge tremende frustrazioni. Specie a Casoria, Patria di “Rodolfi Lavandini” e “Porfiri Rubirosa”.

Non abbiamo, purtroppo, donne protagoniste sulla scena politica casoriana, anzi le mogli dei politici ci hanno abituato ad un solo modo di stare accanto ad un politico, continuamente impegnato in commissioni, riunioni interpartitiche e di partito, consigli comunali ecc.: stare il più lontano possibile nei momenti in cui è uomo pubblico.

E’ la scelta fatta dalle donne degli uomini politici casoriani degli ultimi quarant’anni. Sono dietro le quinte, difendono con grande fermezza il proprio diritto alla privacy e ad essere se stesse: forse anche politicamente, oltre che umanamente. Sui palchi, nei dibattiti, nelle cerimonie mancano sempre loro. Sono assenze vistose che suscitano curiosità.

NANDO TROISE.

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