“O figlio d’ o pittore”: questo il titolo della commedia che vedrà in scena la compagnia teatrale de “I mediattori” presso il Teatro Le maschere di Arzano nel prossimo week end del 19 e 20 Marzo. Una commedia inedita, in due atti, ispirata al successo scritto da Giovanni Amato e portato al successo da Mauro Caputo, dal nome “ ‘A storia d’o pittore”. Un copione interamente scritto, a partire dai personaggi a terminare con i dialoghi, dalla registra della compagnia, Chiara Maiello, cui abbiamo fatto visita durante una serata di prove. La Maiello, alla quale abbiamo rivolto qualche domanda, incuriositi dalla atmosfera di grande amicizia e serenità che si respira durante le prove, ci ha raccontato di aver iniziato a “fare teatro” circa 30 anni fà, per hobby, prima con la recitazione e poi portando avanti la sua attività di regista. Il tutto sempre con grande entusiasmo e passione. Una passione che nel corso del tempo è andata crescendo sempre più: ed ecco che nel 1999 è nata, ad opera sua e di suo marito Gennaro De Luca, attuale Direttore artistico, la compagnia de“I mediattori”, con sede a Casoria. Un gruppo di ragazzi e ragazze, studenti e lavoratori, sposati e non, con una grande voglia di fare, di mettersi in gioco, di sfidare se stessi sul palcoscenico. Nel corso dei suoi 12 anni di vita, la compagnia ha deliziato il pubblico (sempre numeroso) portando in scena numerosi successi: dalla prima opera (2000), “Non ti pago” di De Filippo, all’ultima, dello scorso anno, “Madama Quatte Solde” di Gaetano Di Maio e Nino Masiello, passando attraverso “Filumena Marturano” (ultima opera che ha visto la Maiello protagonista) e “L’ultimo scugnizzo”, per citarne alcuni. E per ritornare a “O’ figl’ do pittore”, non c’è dubbio che le parole d’ordine per questa opera siano divertimento e voglia di interessare lo spettatore. Ma anche di coinvolgerlo e invitarlo alla riflessione su alcuni temi “caldi” della società passata come di quella odierna. La ricerca disperata del lavoro, per esempio. La regista, in un attimo di pausa sul set, ci racconta in breve la trama del “suo” capolavoro, per la realizzazione del quale ci sono voluti circa 6 mesi di impegno e di prove dei dodici personaggi e di tutti gli addetti ai lavori che operano dietro le quinte. La storia portante è quella che vede protagonisti ragazzi e ragazze alla ricerca del “posto fisso” per costruirsi un futuro. L’alternanza tra passato (anni ’60-’70) e presente (anni ’80) la fa da padrona, il tema principale è sicuramente l’amore, che, nella spensieratezza della giovane età, a far superare tutti gli ostacoli. E trionfa sul resto! E poi: il finale è tutto da scoprire…e da vedere! In questa commedia, tragedia e comicità si fanno spazio l’un l’altra con grande dovizia e maestria, in una atmosfera che riesce davvero ad incantare lo spettatore già dalle prove: figurarsi nella messa in scena! Un ringraziamento per la disponibilità alla regista Maiello e a lei e a tutti i “Mediattori” un enorme in bocca al lupo e …ad maiora!