Intervengono Ferrero, D’Angeli, ma è O’Direttore a commuovere la platea.
CASORIA. Siamo ormai agli sgoccioli di questa campagna elettorale, domenica e lunedì prossimo comincerà il pellegrinaggio alle urne dalle quali uscirà il futuro prossimo dei Casoriani. I compagni di Sinistra Unita chiudono una campagna elettorale affrontata in punta di piedi a colpi eleganti di fioretto. Niente affissioni selvagge, niente salvadanai rotti ma soprattutto niente sorrisini di circostanza strozzati dal nodo di una cravatta. Dopo un timido inizio, come quando entri nell’acqua e, anche se è Agosto, senti il brivido, la serata comincia a carburare; arbitro della serata Agnese Laurenza che da il calcio d’inizio e invita sul palco Fortunato De Rosa. L’intervento del Coordinatore Sinistra Ecologia Libertà di Casoria viene interrotto dall’ingresso a gamba tesa del Movimento di Lotta di Casoria. Un irruzione democratica la loro che mette in evidenzia la volontà di trovare un occupazione che manca da troppo tempo.
Comincia il comizio con le parole di De Rosa: «La Sinistra a Casoria si è messa in testa un idea bellissima, quella di unirsi. Il nostro non è un matrimonio tra fratelli consanguinei, come ipotizzano i nemici, ma un matrimonio tra fratelli germani. Portiamo infatti lo stesso cognome “Sinistra”, cognome che ci unisce non ci isola. Siamo stanchi della democrazia che si ferma con la delega del voto, stanchi del voto di scambio,la retorica alla parola comunista ci punta l’indice, ebbene noi non ci vergogniamo di esserlo. Noi ci poniamo degli obbiettivi, il primo raggiunto questa sera, la Sinistra è unita senza alcun appiattimento. Strano come la cronologia si ripete 1921 scissione Socialista, 1991 scissione comunista, oggi 13 maggio 2011 la nascita di un laboratorio per unirsi insieme per non sciogliersi mai piu’».
La palla passa poi a Paolo Ferrero: «Casoria è un buon laboratorio, mi piacerebbe averlo in tutt’Italia. A Casoria si vota per Casoria, per i problemi di Casoria. Occorre costruire una città dove poter vivere; basta con il clientismo: Diritti per tutti e non favori per chi vota. Ripartiamo dalla dignità delle persone, un voto in nome di un progetto politico che non si piega a padroni,banche e Vaticano».
(Originale la staffetta di interrogativi con il verbo volere organizzata dai ragazzi di Sinistra Critica e Sinistra e Libertà a scandire il passaggio da un intervento all’altro) dopo al Segretario Nazionale Federazione della Sinistra tocca all’inguaribile romantico Vincenzo Russo: «E’ indegno subire l’emergenza rifiuti generata da un irresponsabilità di annullare una seria manovra di smaltimento. In questo clima d’emergenza ancora piu’ indegno e subire le loro foto con visi sorridenti, tutto questo sperperare per le loro facce brutte e strane. Addirittura ci hanno impedito con prepotenza l’affissione occupando pure il nostro spazio affidatoci dal comune. Insomma è chiaro l’amministrazione ha fallito, questa macchina politica deve rinnovarsi, hanno smantellato servizi comunali, creato un dissesto statale e ambientale senza precedenti. La macchina comunale va affrontata con responsabilità.– o’ direttore punta il dito contro il centro sinistra e la loro alleanza atipica – ma ciò che è peggio è quando accaduto nel centro-sinistra. Pd e Idv sono scesi a compromessi con il centro-destra. Caro centro-sinistra vi ammoniamo, non coinvolgete personaggi della malaffare che lo scontro non si limiterà ai confini territoriali. Chiunque scenderà a patti con il malaffare sarà nostro nemico. – conclude poi l’intervento coinvolgendo i giovani che vanno protetti e coinvolti – Abbiamo il dovere di difendere i nostri giovani. La camorra deve deporre le armi, la democrazia è clemente. L’usura spadroneggia come il silenzio e la paura. E’ per questo motivo che tra i giovani casoriani alberga la voglia di fuggire di emigrare. Molti infatti sono in giro per il mondo, quelli che restano li illudono, li mettono nelle liste ignavi dei loro progetti. Abbiamo bisogno dei comunisti, anche quelli che ormai restano a casa, personaggi del passato mandate i vostri figli nei partiti, saranno la bandiera del domani di questo progetto che volge a sinistra».
Poi il dibattito subisce una dolce frenata con l’intervento artistico di Johnny che per l’occasione si esibisce in una “riadattata” canzone del maggio di De Andrè.
Si ritorna al comizio e al microfono va Beppe De Cristoforo: «Sono felice di essere qui, diamo vita a questa sinistra unita a Casoria; negli anni è vero ognuno ha preso strade diverse ma la nostra storia è comune. Quello di domenica sarà un voto politico, con esso possiamo mettere in discussione l’egemonia di Berlusconi in Italia. – anche De Cristoforo sottolinea la scelta sbagliata del centro-sinistra – Pd e Idv hanno fatto una scelta politica sbagliata, preferendo la continuità al dialogo con la sinistra. La candidatura di Mazzone non è una candidatura di testimonianza, di resistenza ma è una candidatura di profilo, di ideali, di una sinistra che non ha nulla da nascondere che guarda al futuro, futuro migliore».
A far da catalizzatore l’intervento rampante della Portavoce Nazionale di Sinistra Critica; un concentrato d’esplosivo fatto scoppiare tutto in una volta quello di Flavia D’Angeli che per questioni geografiche non scende nei dettagli della Casoria città ma riesce ad infiammare l’orgoglio dei presenti: «Mi astengo dal parlare di Casoria perchè è una realtà che non vivo. Ma mi appello alla vostra voglia di riscatto, siete da sempre sbeffeggiati dal Nord, considerati la zavorra che il paese si porta dietro. Siete dalla parte sbagliata del Mediterraneo: In Siria, in Libia, in Egitto ci stanno facendo capire cosa vuol dire ribellarsi, liberarsi. Fin quando non riuscirete a legare la battaglia democratica e civile a quella sociale le cose non cambieranno. Casoria è un ottimo laboratorio se tutti ci uniamo come è successo qui possiamo attuare un processo di partecipazione dal basso. Ricordate la politica è fatta di partecipazione, lotta e impegno».
A smorzare poi i toni politici l’intervento straordinario di Rosalia Porcaro, nei panni, per meglio dire nel camice di Veronica operaia di borse alle dipendenze schiavista del fantomatico “Masto”. La comica Casoriana con la sua satira tagliente fa da calzante all’epilogo del dibattito affidato al concorrente sindaco Mazzone: «E’ importante camminare con gli occhi aperti, guardarsi intorno per capire dove siamo e perchè siamo in queste condizioni. Casoria è una città malata, invivibile; distrutta dalla ferocia speculazione edilizia. Non ci sono aree verdi, spazi per bambini. Mancano cinema, teatri, stadio. Quando muori c’è il caro estinto, perchè anche sui defunti si specula. Conosciamo la malattia, da dove è nata? è il risultato di 30 di mala politica. Noi siamo qui per condividere la nostra idea di politica, tesa, finalizzata a cambiare la realtà. Perchè è così che noi di sinistra interpretiamo la politica:occasione per cambiare la realtà. Nella nostra realtà c’è spazio per la creazione di un polo produttivo ad alta tecnologia a basso impatto ambientale creando occupazione, un risanamento urbanistico del centro antico di Casoria che attualmente figura in un pietoso degrado. La sinistra a Casoria invita i cittadini a ragionare, a dare voce alle coscienze. E’ possibile aprire una pagina nuova dove non c’è spazio per una politica a servizio dell’interesse personale. Quello che vi chiediamo non è solo un voto ma di sposare la battaglia per la rinascita di Casoria. La Sinistra si candida al Governo di Casoria!»
La serata continua, si apre il buffet con spuntini di riflessione conditi con serissima ironia; il proiettore manda “Snack” di Massimo Andrei poi le parole lasciano spazio alle strofe, il dibattito cede il passo alla musica. Quando si sogna da soli è un sogno, quando si sogna in due comincia la realtà. Stasera a sognare ne eravamo piu’ di due…