Siete voi la forza politica che ha chiesto di privatizzare l’ufficio tributi?
“L’esternalizzazione dei tributi fa parte del programma elettorale del nostro movimento politico come faceva parte del movimento politico Libera Mente che appoggiò e vinse le elezioni con candidato Sindaco Pasquale Fuccio. Comunque, sia il MINISTERO ECONOMIA E FINANZE che vari pareri dei revisori dei conti hanno segnalato la scarsa capacità dell’Ente nella riscossione dei tributi”.
“Il Movimento di Cittadini per Bene nel prossimo tavolo di maggioranza porrà 4 punti qualificanti: 1) in prossimità del Contratto Decentrato con i lavoratori dipendenti predisporre una piattaforma condivisa con le organizzazioni sindacali per migliorare l’organizzazione dei Settori e dei Servizi della Città per materia e competenza; 2) accelerare la redazione del programma “Progetto Integrato Città Sostenibile” per circa 12 milioni di euro; 3) esternalizzazione dei tributi per contrastare l’evasione tributaria diffusa sul territorio; 4) un serio Piano industriale della società in house Casoria Ambiente trasparente, efficiente ed efficace per ridurre la tassa sulla spazzatura. NON SI GOVERNA GESTENDO SOLO LE EMERGENZE, MA SI GOVERNA SOPRATTUTTO ATTUANDO SERIE POLITICHE SOCIALI ED ECONOMICHE NELL’INTERESSE DELLA CITTA’. CASORIA AI CASORIANI”.
La UIL è il vostro riferimento sindacale?
“Noi, dopo le rimostranze sindacali della CISL e UIL, abbiamo chiesto e ottenuto un incontro nel merito sollevato dal Segretario Generale del Comune. Nella fattispecie, abbiamo chiesto anche che per le problematiche inerenti agli oneri accessori dei dipendenti (rischio, disagio ecc.) venisse aperto un tavolo di confronto con le OO.SS. al fine di dirimere la conflittualità tra le parti.
E’ evidente che tutto ciò passi anche attraverso una riorganizzazione dei settori e dei servizi per materia e competenze”:
Grazie per la tua risposta. Un’altra curiosità.
“Penso che, al di là della facile demagogia, il gruppo di Cittadini per Bene stia dando il proprio contributo. Nando, come ben sai la politica è una cosa e il gossip è un’altra. Certo si poteva fare molto di più se l’attuale classe politica avesse ascoltato di più chi ha un poco di esperienza politica e amministrativa”.
Che ne pensi della Giunta Municipale?
“Non penso niente, anche perché ho saputo che alcuni gruppi politici vogliono chiedere un tavolo per una rivisitazione della Giunta, anche in questo caso, bisogna vedere bene sulla tenuta della maggioranza e punti qualificanti programmatici di un eventuale rilancio politico ed amministrativo dell’amministrazione, penso con tutta onestà che se non ci dovesse essere chiarezza su ciò, credo che difficilmente una persona di buon senso possa accettare un eventuale incarico”.
“L’approvazione del bilancio sarà il prossimo banco di prova”.
Continuiamo con le nostre interviste.
“Chissà se questo consiglio comunale conosce gli interventi del progetto integrato di Città sostenibile”, ci dice un consigliere comunale di maggioranza.
Lo stesso consigliere dichiara: “la esternalizzazione è stata votata da tutta la maggioranza”.
Dopo la scomparsa dell’assessore agli interventi di Polizia sul territorio, il compianto Raffaele Petrone, fu offerto al Movimento Noi di Arpino l’assessorato agli affari generali e del personale comprendente anche Contratti e Contenzioso, Segreteria e Consiglio Comunale. Chiediamo a Marco Colurcio le cose come stanno e come si sono sviluppate. Ci risponde così: “ho avuto modo di confrontarmi più volte con il Sindaco sulla questione. Per quanto mi riguarda ritengo al momento di non poter lasciare il mio ruolo da consigliere comunale, per dare valore al mio mandato; ho ancora necessità di seguire e puntare l’attenzione su tematiche importanti riguardanti Arpino (via Nazionale delle Puglie, il quarto circolo didattico in via Arpino dedicato a Carlo La Catena, l’isola ecologica a Lufrano ed il Parco dei Pini e/o Buontempo) ritengo che oltre i personalismi e la voglia di arrivare a ricoprire ruoli importanti (sarebbe per me un grande onore)la Politica debba essere anche sacrificio e dedizione”. “Sono due gli assessori da sostituire ed il Sindaco lo deve fare quanto prima, io resto dove sono stato eletto”.
Riguardo il tortuoso iter giudiziario che ti ha visto coinvolto? “non sono a conoscenza della situazione di tutti. Tutto vero ma molti consiglieri eravamo in pari non avendo percepito i gettoni di presenza per diversi mesi”.
UFFICIO TRIBUTI – SERVIZIO ENTRATE
Facciamo chiarezza – ultimi aggiornamenti
Caro Michele Mitraglia, scassabolle e/o palla avvelenata, la mancata riscossione dei residui attivi è stata commessa da Equitalia (attuale Agenzia delle Entrate riscossione) a cui era affidata la riscossione dei ruoli ordinari e coattivi. Dal 2013 i ruoli ordinari sono gestiti dall’ufficio tributi. Nel corso del 2019 sono stati emessi avvisi di accertamento per omessa dichiarazione e omesso versamento relativi alla TARI per gli anni 2013, 2014 e parte del 2015, i quali hanno comportato un incasso di 1,3 milioni di euro (documentati!).
Queste notizie non le conosce neanche una persona. Mai sono state comunicate!!!
“Lo so. A chiunque ne ho parlato non ha capito o non ha voluto capire! Pensa che nel 2019 il servizio tributi ha avuto tre diversi Dirigenti. Dal 1 gennaio 2020 uno nuovo ad interim”.
“Giusto anche per chiarire la competenza della riscossione dei residui attivi degli anni dal 2000 al 2012”. “I residui attivi non possono essere addebitati alla inefficienza dei dipendenti”. “Quelli hanno potuto determinare le “quote inesigibili” in quanto non hanno aggiornato i “data base”, mantenendo in essi soggetti non più contribuenti. Poi non si parla più di chi ha inserito nel bilancio di previsione 2012 entrate di ben 34 milioni di euro sostanzialmente fittizi, ma ne sono stati spesi 18 milioni, prosciugando le casse del Comune. (Su questo avverto il mio prezioso ed indiscutibilmente competente mio informatore che, invece, ci sta un procedimento penale presso la Procura della Repubblica di Napoli Nord con udienza fissata al 16 giugno n.d.r.).
Poi, considerando anche i tagli dei trasferimenti dallo Stato (che non se ne parla), ecco il probabile default!”
Il Consiglio Comunale di Casoria senza il voto della opposizione consiliare uscita dall’aula ha dichiarato IL DISSESTO FINANZIARIO. Nel dibattito consiliare si sono evidenziati i problemi ad incassare i residui attivi dando le maggiori responsabilità al Servizio Tributi ed al Settore “Ragioneria, Finanze, Bilancio, Economato” e, naturalmente, ai Dirigenti di quel Settore ed ai Direttori del Servizio.
“I residui attivi, giacenti presso la concessionaria, e comunque frutto del lavoro del Servizio Tributi, il quale ha formato i ruoli ordinari e coattivi dei tributi evasi, per consegnarli alla Agenzia delle Entrate già Equitalia. Dal 2013 l’ordinario TARES e poi TARI è gestito direttamente dal servizio Tributi provvedendo a notificare ai 32 mila utenti, fra domestiche e non, gli avvisi bonari, con conseguenti emissioni, nei termini, di avvisi di accertamento per omesso pagamento e omessa dichiarazione (evasori totali) per TARES 2013 e TARI 2014. L’articolo n.4 del Decreto Legge n.119 del 2018 ha disposto lo stralcio dei debiti fino a mille euro affidati all’agente della riscossione dal 2000 al 2010. L’Agenzia delle Entrate ha fatto conoscere che per il Comune di Casoria sono stati cancellati 35 milioni 789 mila 972 euro rimanendone ancora attivi 38 milioni 622 mila 974 euro. Questa comunicazione l’Ufficio Tributi l’ha fatta alla Ragioneria, ai Commissari Prefettizi ed al Segretario Generale il 25 marzo del 2019. Gli avvisi di accertamento per omessa dichiarazione e omesso versamento relativi agli anni 2013 e 2014 hanno portato nelle casse del Comune 1 milione e 400 mila euro. Per gli avvisi di pagamento non pagati, di formeranno i ruoli coattivi, sempre nei termini prescrizionali”.
La proposta di deliberazione di esternalizzazione dei tributi è stata approvato in Giunta Municipale del 5 dicembre del 2019 con il n.67
“In quella sede è stata anche spiegata l’inconvenienza economica a privatizzare l’IMU essendo essa una autotassazione. L’ufficio ne verifica la corrispondenza dei versamenti, in mancanza emette avvisi di accertamento (sempre nei termini prescrizionali). Attualmente l’IMU porta nelle casse del Comune 13 milioni 178 mila 707 euro al netto dell’IMU allo Stato del 7,6 per mille sulle categorie “D” pari a circa 2 milioni e 600 mila euro e dell’esonero per le abitazioni principali pari ad altri 3 milioni di euro”.
“Quindi se non ha funzionato la concessionaria della riscossione, a cui sono stati affidati i ruoli ordinari TARSU e quelli coattivi di ICI, TOSAP e pubblicità, si dovrebbe puntare ad altra concessionaria. Perché privatizzare il servizio Tributi se questi puntualmente emette nei termini tutti gli atti per il recupero dell’evaso?”
A questa domanda riesco ad ottenere il 21 di agosto dall’assessore dell’epoca LUIGI GOFFREDI questa risposta: “la ricerca delle responsabilità non mi compete e non mi interessa come ho detto ampiamente nel consiglio comunale del 5 agosto. Del resto le responsabilità per essere attribuite ci devono stare due requisiti: la colpa grave (negligenza) o dolo. A me interessa portare il Comune di Casoria al di fuori del dissesto ripartendo con un bilancio sano e veritiero”.
Riesco ad ottenere all’epoca, il 29 di agosto, il pensiero di LUIGI GOFFREDI sulla delibera redatta dall’Ufficio Tributi e riguardante l’attivazione delle entrate: “addizionale IRPEF uguale al 2019 TARI uguale al 2019, IMU per ville di lusso dal 5,30 al 6%. TOSAP e imposta pubblicità tariffa base uguale. Vengono aumentate solo le maggiorazioni che passano dal 20% al 50% attuali. L’aumento delle maggiorazioni erano previste dalla legge di bilancio 2019 pertanto anche senza dissesto in fase di bilancio 2020 andavano comunque portate nella misura del 50%”.
Il 30 di agosto 2020 i consiglieri comunali Alessandro Graziuso e Vincenzo Ramaglia dopo una accurata visita all’Ufficio Tributi in via Ada Negri ad Arpino di Casoria dichiararono: “i cittadini di Casoria non sono evasori dei tributi locali (come si vuol far credere). Le entrate tributarie ordinarie, per l’anno di competenza, sono pari al 75% di quelle nominali”.
“Pur nella convinzione che non sono evasori qualcuno mi deve spiegare come mai si sono accumulati 156 milioni di residui attivi. Il residuo contabilmente è una somma accertata e non riscossa. C’è qualcosa che non torna. Il 75% di 19 milioni di euro fa 14,250 milioni di euro. La differenza che è di circa 5 milioni di euro che fine fa ogni anno? La riscossione si vede dai rendiconti approvati in consiglio comunale, l’ultimo è il 2019… Inoltre perché non si fanno dire quale è la parte abitativa e la parte commerciale?”
Questo è l’ultimo pensiero dell’assessore alla “Ragioneria, Bilancio, Economato, Finanze e Tributi” LUIGI GOFFREDI.
Era il 30 di agosto.
All’assessore non dicemmo e glielo diciamo adesso: “i ruoli non si formano pedissequamente. Grazie al lavoro dell’ufficio tributi sono state apportate tutte le variazioni dichiarate dall’utenza, quelle provenienti dal SUAP e dall’incrocio con altri database. In merito ai 5 milioni di euro annui l’assessore non tiene conto delle entrate per servizi e rapporto sinallagmatico per il quale con la TARI si deve sostenere il costo di gestione presentato da “Casoria Ambiente”, e quelle per imposta (IMU, ICP, TOSAP) che sono di solo incasso”.
IL 22 DICEMBRE 2020 il Sindaco Raffaele Bene toglie la delega a LUIGI GOFFREDI e nomina Assessore alle Finanze FRANCESCO GIRARDI.
Gli sviluppi di questa triste vicenda amministrativa che ha portato il Consiglio Comunale di Casoria a votare IL DISSESTO FINANZIARIO ED ECONOMICO ed anche la ESTERNALIZZAZIONE DEL SERVIZIO TRIBUTI ve la racconteremo nelle prossime settimane.