Novità nel mondo del colesterolo: sono state delineate nuove linee guida da parte della Società europea di cardiologia, studiate con il coordinamento del professor Alberico Catapano, presidente della Società europea per lo studio dell’aterosclerosi.
Tali linee guida sottolineano la necessità per i pazienti ad alto rischio cardiovascolare, di raggiungere un livello di colesterolo ” buono” LDL di 100 mg/dl, livello da tenere sotto 80 mg/dl nei pazienti in cui il rischio è molto alto, come, ad esempio, in coloro che hanno già subito un attacco di cuore.Come agire? Per ridurre il colesterolo ‘cattivo’ (LDL) il primo passo da compiere è diminuire il consumo di grassi saturi (contenuti in burro, formaggi grassi, carne rossa, latte intero) e quello di grassi trans (contenuti in prodotti da forno, merendine, creme, fritture con oli scaldati oltre il punto di fumo). Con questa modificazione della dieta si ottiene l’efficacia maggiore in assoluto. A seguire, è essenziale l’aumento del consumo di cibi ricchi di fibre e di fitosteroli (componenti naturali della dieta che si trovano negli oli vegetali, nella frutta a guscio e nei cereali integrali), così come l’utilizzo di prodotti a base di riso rosso.Completa il tutto la riduzione del peso in eccesso, lo smettere di fumare e l’aumento dell’attività fisica. Il consumo di proteine della soia, tanto acclamato fino a poco fa, non serve e non è consigliato.Per aumentare il colesterolo ”buono” (HDL) invece gli interventi nello stile di vita alimentare più efficaci sono la riduzione dei grassi trans e l’aumento dell’attività fisica abituale. Inoltre un piccolo aiuto, ma limitato, si ha con lo smettere di fumare. Prendiamoci cura del nostro corpo, ne abbiamo uno solo!
A cura della Dott.ssa Flavia Altieri