In coerenza con una scelta senza tentennamenti per la legalità, anche quest’anno la nostra Comunità militante si ritroverà per onorare la memoria del giudice Paolo Borsellino, figura alla quale abbiamo da anni ispirato la nostra azione politica. Abbiamo, infatti, varato una serie di iniziative, che culmineranno il 23 luglio, con la presentazione del libro “Noi crediamo”, alla presenza dell’autrice, la nostra amica Giorgia Meloni, presso la sala convegni di quella Biblioteca Civica, per l’apertura della quale tanto ci siamo spesi. Una scelta non casuale, quella di organizzare la presentazione del libro nell’ambito delle iniziative per la commemorazione del ventennale della strage di Via d’Amelio, e coerente con il tema della legalità. Innanzitutto, infatti, il libro si apre con un richiamo ai fatti tragici del ’92, che hanno funzionato come detonatore per l’esplosione, in tanti di noi come in Giorgia stessa, della passione per la politica e per l’impegno civile. L’urgenza di darsi da fare, in qualche modo, e nonostante la giovanissima età di molti di noi, ci spinse ad abbracciare l’ideale di una società ordinata ed organica, incarnato da una precisa parte politica. Ed era proprio la dimensione pubblica, quella nella quale noi immaginammo le soluzioni
per il cambiamento del nostro Paese. Ed ancora oggi siamo convinti che, solo riconoscendo in concreto il primato della politica, potremmo costruire una società più giusta. Non certo con i qualunquismi, i giacobinismi e tutto quel moralismo senza etica che vanno tanto di moda oggi. In secondo luogo, il libro di Giorgia racconta le storie di dodici giovani che sono riusciti a realizzare i loro sogni, senza indulgere a compromessi morali, e nel rispetto delle regole: pensiamo, ad esempio, ai proprietari della catena di gelaterie “Grom”, che con il loro comportamento dimostrano che etica ed imprenditoria possono andare di pari passo; oppure, alla scelta del campione olimpionico Pino Maddaloni, che ha deciso di mettere la propria arte al servizio dei ragazzi di Scampia, per sottrarli all’abbraccio spesso fatale della strada. Ma anche alla condotta esemplare di molti giovani precari, che in questi tempi difficili decidono di mettere su casa, nonostante tutto, e senza abdicare ai valori di onestà e legalità. Insomma, gli spunti di riflessione non mancheranno, il prossimo 23 luglio. Prima di allora, tuttavia, abbiamo immaginato altri due momenti di confronto su queste tematiche, con i nostri simpatizzanti e con il territorio, di recente ferito dalla ferocia malavitosa. Il 12 luglio, presso la sede dell’associazione “Alleanza per Casoria”, che richiama nella sua mission la necessità della diffusione di una cultura della legalità sul territorio, incontreremo amici e simpatizzanti nel corso di un “Aperitivo per la legalità”. Il girono 19 luglio, invece, saremo in strada, con il nostro gazebo, per ricordare il giudice Borsellino, nel giorno della strage di mafia, che lo vide cadere insieme con la sua scorta. Ovviamente, la presenza di amici e cittadini sarà più che gradita, testimoniando una volta di più la volontà , del nostro territorio,di non piegarsi alla violenza.
Alleanza Per Casoria – Circolo Culturale Paolo Borsellino