In riferimento ai recenti articoli apparsi su alcuni giornali locali, circa l’aggravio di spesa sostenuto dall’Ente per il funzionamento delle Commissioni Consiliari a seguito della modifica del numero dei consiglieri componenti le stesse, è doveroso precisare che il costo finora sostenuto è assolutamente in linea con quello erogato prima della modifica.
I dati, nella loro oggettiva rappresentazione, indicano che nel corso degli ultimi anni si è assistito ad una costante e talvolta sensibile riduzione della spesa che risulta essersi dimezzata negli ultimi cinque anni.
Anche per quest’’anno le proiezioni non si discostano da tale andamento.
Si evidenzia che la riforma si rese necessaria per rendere conforme il regolamento al dettato normativo in tema di rappresentatività della composizione delle Commissioni alle forze politiche presenti in Consiglio Comunale.
Il precedente regolamento finiva con il concentrare su pochi soggetti il compito di licenziare rilevanti argomenti che non sempre trovavano, poi, accoglimento
in Consiglio Comunale; rendendo in tal modo infruttuoso il lavoro svolto dalla Commissione. Tale distonia si determinava anche a causa della parziale presenza ai lavori delle Commissioni delle forze politiche presenti in Consiglio Comunale.
La correzione apportata al regolamento ha decisamente aumentato la produttività delle Commissioni che ha trovato positivo riscontro in Consiglio Comunale. Si cita, a mero titolo di esempio, l’approvazione in Consiglio di circa dieci regolamenti ed altri che a breve saranno licenziati. Così come molti sono stati gli atti di programmazione licenziati dalle Commissioni ed adottati dal Consiglio Comunale, di cui alcuni di portata storica per la vita della Città.
Relativamente ai rimborsi ai datori di lavoro essi risultano essere in linea con l’andamento di contenimento complessivo della spesa sopra descritta; in ogni caso l’istituto del rimborso ai datori di lavoro è disciplinato dalla normativa che lo prevede espressamente, per cui l’applicazione dello stesso rientra nella più ampia legittimità.
Questi i fatti .
Tanto era mio dovere
Il Presidente del Consiglio
Dr Stefano Ferrara