Sono bastate poche ore di camera di consiglio ai giudici del tribunale di primo grado di Latina per giungere al verdetto di condanna di Giovanni Morlando, imputato dell´omicidio di Igor Franchini insieme a Andrea Casciello, già condannato a 16 anni. Sono 26 gli anni di carcere inflitti come pena contro i 30 chiesti dal pubblico ministero. Non è stata riconosciuta la premeditazione del delitto, che rimane quindi omicidio colposo. Delitto che, molti ricorderanno, è avvenuto il 24 gennaio di due anni fa. Igor, cittadino di Casoria, raggiunge quella sera una villetta di Formia dove si deve incontrare con due amici, Morlando e Casciello. Quest´ultimo deve a Igor quattrocento euro, forse per debiti di gioco. Probabilmente nasce una discussione, che degenera in un violento litigio. I due assassini, armati di coltelli, aggrediscono Igor e lo martoriano con quarantatre coltellate inferte con una ferocia inaudita. Subito dopo Morlando, feritosi durante l´aggressione, va in ospedale a farsi curare una mano i cui tendini risultano recisi. Poi torna sul luogo del delitto chiamando il fratello e altre tre persone per farsi aiutare a portare via il corpo di Igor e a far sparire le tracce dell´orrendo delitto. Il corpo, avvolto in una coperta e legato, viene trasportato in un terreno abbandonato alla periferia di Scauri insieme alla sua auto.
Il giorno dopo la madre e i suoi familiari, non avendo sue notizie, cominciano le ricerche, purtroppo chiaramente senza esito. Solo martedì i carabinieri, per altro già interpellati il giorno precedente, formalizzano la denuncia di scomparsa. Il mercoledì mattina viene ritrovata l´auto. I carabinieri di Scauri la lasciano stranamente incustodita in attesa che i parenti di Igor forniscano una copia delle chiavi. Gli assassini a questo punto, probabilmente per far sparire tracce compromettenti, danno fuoco alla vettura. Le ricerche a questo punto si fanno più serrate. Casualmente, il giorno dopo, il proprietario del terreno dove era stata ritrovata la vettura avvista un fagotto dal quale escono quelli che hanno tutta l´aria di essere dei capelli. Avvisa i carabinieri e questi si rendono conto che quello purtroppo è il corpo di Igor. La notizia arriva subito in televisione e qualcuno, vedendo la trasmissione, avverte i familiari che accorrono sul posto confermando che quello è senza alcun dubbio il corpo di Igor. Iniziano le indagini e stavolta non ci vuole gran che a mettere le forze dell´ordine sulle tracce degli assassini, subito arrestati. Casciello sceglie il rito abbreviato e viene condannato, come si diceva, a sedici anni. Morlando si professa innocente ed affronta il processo ordinario, chiusosi come sopra riportato. La vicenda giudiziaria probabilmente avrà un seguito, dal momento che sembra che entrambi intendano ricorrere in appello. Purtroppo non così sarà per la vita di un ragazzo che stava per compiere vent´anni, ucciso in maniera barbara e crudele ancor prima di compiere vent´anni. Difficile commentare episodi così atroci, che mostrano a volte come l´uomo riesce a scendere a livelli di bassezza impensabili. La speranza è che l´esperienza carceraria possa far ravvedere i due assassini e restituirli ad una società dove,diversamente, difficilmente possono trovare un qualsiasi tipo di inserimento. Pena il rischio che, rimessi in libertà, possano ripetere ancora gesta così inqualificabili. Un rischio assolutamente da evitare. “Non cerco vendetta per mio nipote” dice lo zio materno Otello Salice “un cristiano non può concepire la vendetta. Ma chi ha ucciso con tanta ferocia senza dare il minimo segno di pentimento non credete che una volta in libertà non possa rifarlo? Ricordiamoci ad esempio degli assassini del Circeo Dio abbia pietà dei colpevoli e ci aiuti a superare un dolore senza fine.
Otello Salice.