Ambiente e territori è la tematica del Convegno che si è tenuto nell’ISIS Torrente di Casoria, sabato 20 novembre, per analizzare lo scempio che quotidianamente si consuma quando questo inscindibile binomio – come afferma Enrico Ferrigno, giornalista e relatore, si divarica sotto l’effetto dell’illegalità. Ad aprire la conferenza, Gianni Bianco, presidente della Pro Loco – Casoria, che presenta gli addetti ai lavori, persone e professionisti, che quotidianamente conducono le loro battaglie, per contrastare cause ed effetti di un processo ambientale distruttivo.
Il Prof. Giovanni de Rosa, Dirigente Scolastico dell’Istituto Torrente, nel suo saluto rileva come l’ambiente, il territorio, le infrastrutture e la formazione siano gli ambiti in cui all’efficacia si privilegiano il monitoraggio e la documentazione dei processi. “Ma gli uomini possono fare la differenza” per garantire quell’efficacia necessaria affinché il sistema cominci a funzionare con la consapevolezza dell’emergenza ed il senso di responsabilità. Enrico Ferrigno, Rosario Stornaiuolo, Presidente della Federconsumatori, Peppe Grauso e l’oncologo Antonio Marfella denunciano il disastro ambientale, in un intreccio di ecomafie e di ”ideologia dell’affare” delle industrie. Nel nostro Paese – fa notare Ferrigno “Chi rispetta le regole diventa un eroe per caso. Eroi che perdono la vita. E mi riferisco ad un pescatore, Angelo Vassallo”. Rosario Stornaiuolo avverte che il disastro ambientale è responsabile di un’ennesima paralisi economica dei nostri territori, in cui la produzione di manufatti campani, del settore alimentare, è in ginocchio. Rifiuti, Sicurezza, Acqua, Legalità, Sanità, Biomasse i temi che ricorrono. Ditte incriminate per traffico illecito di rifiuti, inceneritori obsoleti che producono polveri sottili, business delle acque minerali, di dubbia provenienza, morti bianche. Problemi declinati sul territoriio di Casoria. Sotto accusa la responsabilità dei politici che hanno privatizzato un bene pubblico e vitale, quello dell’acqua, con un aumento dei costi a cui non fa seguito il miglioramento dei servizi. Emergenza rifiuti e questione degli impianti a biomasse aprono altri interrogativi inquietanti. Materiali tossici, danni alla salute, nuove patologie, aumento dei mutamenti genetici gli argomenti trattati dal Dott. Marfella. Istituzioni, partiti, società civile, associazioni devono assicurare il proprio impegno per garantire la dignità e la serena sopravvivenza – è la conclusione di Marfella – che con un appello sentenzia “Dobbiamo recuperare le basi della democrazia e chiedere scusa ai ragazzi per quel che gli stiamo lasciando”.