COSA SUCCEDE AL COMUNE?!?

“Il primo cittadino saldo dopo la crisi”; Il Pd: “Che figura”.

“La crisi dell’Amministrazione Carfora è terminata con la cena di Riardo di giovedì 27 giugno”;  “Carfora  riprende il programma: PIU Europa, Commercio e Scuola”.

Questo i titoli dei quotidiani .

Nel salone disadorno del Municipio, dove gli erano seduti attorno, costernati, Antonio Lanzano e Sergio D’Anna, il Sindaco Enzo Carfora  si è pubblicamente sdegnato, composto, seppure in un fremito di vindice ira, come in un oratorio. La lettura dei giornali, i commenti del Pd, il pensiero, invece, già rivolto alla

nomina del nuovo Assessore al Bilancio, la richiesta di azzeramento della Giunta Municipale, i nuovi Assessori e già, purtroppo, circolano nel chiacchiericcio generale i primi nomi.

 

Il sottoscritto, ricordava, tre domeniche fa, che moltissimi degli impegni presi da Carfora al momento della sua elezione sono stati disattesi, colpa  della crisi politica, amministrativa e di rapporti personali poi, in termine di revisione della pianta organica, della ristrutturazione del Settore Entrate nonché parcheggi a raso, semafori, accorpamento dei settori finanziari, utilizzo delle aree dismesse,  lo Stadio San Mauro, i fitti passivi e tanto altro.

Mi viene a trovare Pasquale Pugliese, “vecchia” anima socialista e mi dice: “dobbiamo ribellarci ad una valutazione ragionieristica. Non lo accetterò mai e nessun politico serio deve farlo”. Appare come per un miracolo telepatico e continua: “e poi basta con queste stupide critiche sulle buche di via Cavour o dei giardinetti di Largo Duca D’Aosta. La colpa è dei dirigenti, non del Sindaco”. “Il Sindaco e l’Assessore ai Lavori Pubblici si stanno impegnando anche per risolvere la sistemazione definitiva dello Stadio San Mauro”. Insiste Pugliese: “Occorrono cinque manager con ….gli attributi per mettere a posto il Comune. La Multiservizi potrebbe risolvere molti problemi di Casoria. Poi sto ancora aspettando che mi arrivino le risposte, che ho fatto, anche tramite i tuoi continui solleciti giornalistici sulla Resia. La Metanopoli Immobiliare del Gruppo Enichem scrisse al Sindaco dell’epoca, Salvatore Graziuso, e assicurò che su quel terreno avrebbe deciso l’Amministrazione e non certo G.F.I. o altri. Al posto di quei terreni incolti, malefici, inquinati e non certo totalmente bonificati mi farebbe piacere e mi batterò che si realizzassero attrezzature sportive, biblioteche, teatro”.

Così parlò.

Nella protesta contro i numeri dei nostri amministratori, persino nelle loro mosse, vive una delle fondamenta anemiche di una Casoria atavicamente, dall’infanzia, cattolicizzata. Quel primato della politica che si rivendica è solo il nome complicato per ben altro, più facile da intendersi: la cattolica remissione dei peccati come dei conti, confusi in un più generale imbroglio. E lo sdegno e l’invito alla rettifica e il dirsi dispiaciuti come in un felice oratorio, del resto, tanto più intenso quanto più dietro di esso c’è un tacito benevolente imbroglio scaturito da leggi non applicate.

Ed al nuovo Assessore al Personale, il geom. Antonio Lanzano segnalo le stesse identiche cose che tanti mesi fa ricordai al suo predecessore: autocertificazione, trasparenza amministrativa, semplificazione delle procedure, responsabilità dei dipendenti pubblici, definizione della pianta organica, riorganizzazione del personale: obiettivi che in nessun caso sono stati centrati.

Tutti lì a sdegnarsi, anche, magari e forse e senza forse con meno diritti degli altri perché vogliono che la politica significhi il cattolico oblio di questi sgradevoli numeri: trascurarli o darne, magari, la colpa agli altri.

NANDO TROISE

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