Appena tredici contagi da Coronavirus negli ultimi sei giorni, con lo “zero” registrato per due giorni di fila (18 e 19 aprile). Nel Casertano i numeri sono ormai stabilmente al ribasso, ma il dato “sensibile” che rende più ottimistiche le prospettive per l’immediato futuro, è quello degli “attualmente positivi”, ovvero di coloro che sono effettivamente malati (non si considerano i deceduti e i guariti), calato di 19 unità dal 15 aprile, da 247 agli attuali 228; di questi, circa 190 sono a casa, assistiti dai Covid-team dell’Asl, ma con sintomi non preoccupanti, e una quarantina in ospedale. Aumentano di conseguenza anche i guariti, passati in sei giorni da 107 agli attuali 136. “In provincia di Caserta – spiega il direttore generale dell’Asl di Caserta, Ferdinando Russo – è già da sei giorni che assistiamo ad un calo degli attualmente positivi, mentre nel resto dell’Italia il trend sta calando solo da due-tre giorni. Siamo ottimisti ma teniamo la guardia alta, sapendo, però, di poter stare tranquilli non avendo particolari sofferenze negli ospedali e soprattutto nelle terapie intensive. Altro dato costante di questa emergenza – aggiunge Russo – è che non abbiamo mai riempito i posti disponibili nelle terapie intensive di oltre un terzo. Anche oggi per esempio, al Covid-Hospital di Maddaloni, ci sono posti liberi”. Proprio al nosocomio dedicato ai malati di Coronavirus, sono partiti qualche giorno fa i lavori di ristrutturazione, riqualificazione logistica e ammodernamento del terzo piano, che riguarderanno anche gli impianti, e che consegneranno al massimo entro metà maggio reparti nuovi per i pazienti affetti da altre patologie; opere strutturali attese da anni all’ospedale di Maddaloni e partite in piena emergenza. “Dobbiamo necessariamente guardare anche al futuro prossimo – dice il direttore generale dell’Asl – e questi lavori servono a rendere più efficiente e funzionale il presidio, come la cittadinanza chiede da sempre, e soprattutto in questo periodo di emergenza sanitaria”.