Aumentano i costi delle commissioni consiliari, nonostante le nostre denunce sui deficit della macchina comunale. All’incremento delle spese, come al solito, fa da contraltare una scarsa azione propositiva dei consiglieri, soprattutto per questioni di fondamentale importanza per la nostra comunità.
Nel bimestre marzo-aprile 2013 alla totalità dei consiglieri comunali (l’inciso è per il consigliere Colurcio, ndr) è stata liquidata la somma complessiva di euro 8.131,55, come risulta dalla determinazione n. 211 del 09/05/2013 e allegato prospetto di ripartizione della predetta somma tra tutti i consiglieri, a eccezione del consigliere Polizio che nulla ha percepito. Già nel bimestre precedente, il Comune aveva provveduto a liquidare ai consiglieri la somma di 7.500 euro.
La cifra può apparire non eccessiva, ma solo perché siamo abituati a giudicare non della difformità rispetto alla regola e alla legittimità dell’azione
amministrativa bensì dell’entità di tale difformità, dando per scontato che essa si verifichi ma sia tollerabile: le commissioni consiliari, infatti, continuano a tenersi con una elevata ed inusuale frequenza; a fronte di un consistente numero di riunioni (alcuni consiglieri hanno partecipato in un solo mese ad oltre dieci sedute) constatiamo una inconsistenza in termini di risultati e proposte.
Nella replica alla nostra segnalazione sui costi della politica casoriana, il Presidente del Consiglio comunale, Stefano Ferrara, invece di esporre quali rimedi intendesse adottare per far fronte allo spreco, si lasci andare a considerazioni assolutamente superficiali e in stridente contrasto con la realtà. In effetti non potevamo aspettarci altro da un soggetto politico che, da Sindaco nella precedente consiliatura di centrodestra e candidato a Sindaco alle scorse elezioni con il PDL, sia rapidamente passato a spalleggiare l’indefinibile maggioranza di governo della nostra città.
Ferrara, infatti, non dice che il numero dei componenti delle commissioni consiliari è aumentato, in barba al regolamento comunale, e tace del fatto che in diverse commissioni vi sono addirittura due componenti per gruppo consiliare (come avviene, ad esempio, nella prima e nella terza commissione per i componenti di API e IDV e nella seconda e quarta per quelli di API e GRUPPO MISTO MAGGIORANZA).
In effetti, da una amministrazione così poco rappresentativa non potevamo aspettarci altro; evidentemente i suoi componenti sono così poco coesi tra loro e uniformati ad un programma politico che si è reso necessario inserirli quasi tutti in ciascuna commissione.
Lo stesso Ferrara vanta, poi, come “atti di portata storica” banali provvedimenti che dovrebbero costituire null’altro che il risultato dell’ordinario lavoro delle commissioni, non rilevando da Presidente del Consiglio Comunale che su problematiche di rilevante interesse per la nostra comunità – come la gestione del Palacasoria, lo sfruttamento dei fondi statali per la riapertura dello Stadio San Mauro, la gestione di Casoriambiente o la discarica nell’area ex Carrefour – alcun indirizzo programmatico è stato offerto dalle commissioni alle deliberazioni del Consiglio e della Giunta.
I costi delle commissioni consiliari, è bene chiarirlo, sono rappresentati non solo dall’ammontare dei gettoni di presenza ma anche dagli importi che il Comune deve sborsare per permessi retribuiti che, non di rado, ammontano a diverse migliaia di euro.
E’ il caso, ad esempio, del consigliere Biagio Galluccio per la cui attività di consigliere (ivi compresa la partecipazione alle sedute delle commissioni) la Finvest S.p.A. ha richiesto e ottenuto la somma di euro 5.148,69 (determinazione n. 209 del 20/04/2012).
Attendiamo con ansia la replica dei rappresentanti delle istituzioni che, a quanto pare, quando vengono toccati sul personale sono molto solerti a rispondere.