Si è passati dal sistema del male: quello dei concorsi truccati, assunzioni pilotate, speculazioni edilizie, lottizzazioni convenzionate, disastri ambientali, finte bonifiche dai residui tossici, dalle aree dismesse con i loro capannoni pieni di segreti di morte, dal massacro della storia della Città. Leggendo gli ultimi libri di storia (Clarino e Pesce in particolare) constato quanto scritto da questo settimanale tanti anni fa: RUSPE SULLA STORIA; al sistema del nulla.
La cultura del sospetto comunque non riuscirà a frenare le inchieste delle Magistrature (civili, penali e contabili) arrivate in una Città che sta tentando di liberarsi dalla cappa giudiziaria che l’ha coperta per più di trenta anni.
Chiusura indagini sul falso in bilancio; indagini aperte sui lavori nelle Piazze Domenico Cirillo, Trieste e Trento e Santa Croce;
Indagini sulle bonifiche: sembra che all’ARPAC risulti che tutte le aree dismesse della Città di Casoria e della sua Frazione Arpino siano bonificate.
I milioni di euro che il Programma Integrato Urbano Europa aveva destinato a Casoria e che sembra siano stati persi sono all’attenzione dei P.M. della Procura della Repubblica di Napoli.
Casoria ha perso nel corso di questi anni sia per la cultura del sospetto ma anche per incapacità gestionali ed amministrative l’Ovulo Commerciale, il progetto dei Menarini che avrebbe cambiato il volto della Città; specie via Pascoli e la zona dell’Aeroporto; poi Città del Libro e della Comunicazione; l’editore Franco Liguori voleva trasformare la RHODIATOCE in una delle più belle realtà editoriali al mondo; poi si è perso il Parco delle Arti: una straordinaria struttura museale in via Calvanese.
Saluti affettuosi, cari lettori, dal vostro scassabolle.