Dal Vangelo secondo Luca

+ Dal Vangelo secondo Luca

Mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato elevato in alto, Gesù prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme e mandò messaggeri davanti a sé. 
Questi si incamminarono ed entrarono in un villaggio di Samaritani per preparargli l’ingresso. Ma essi non vollero riceverlo, perché era chiaramente in cammino verso Gerusalemme. Quando videro ciò, i discepoli Giacomo e Giovanni dissero: «Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?». Si voltò e li rimproverò. E si misero in cammino verso un altro villaggio.
Mentre camminavano per la strada, un tale gli disse: «Ti seguirò dovunque tu vada». E Gesù gli rispose: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha

dove posare il capo». 
A un altro disse: «Seguimi». E costui rispose: «Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre». Gli replicò: «Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu invece va’ e annuncia il regno di Dio». 
Un altro disse: «Ti seguirò, Signore; prima però lascia che io mi congedi da quelli di casa mia». Ma Gesù gli rispose: «Nessuno che mette mano all’aratro e poi si volge indietro, è adatto per il regno di Dio».

 

Gesù è deciso a mettersi in cammino verso Gerusalemme, la sua decisione è fervore , è una presa di posizione univoca. I samaritani sono astiosi verso gli ebrei e non vogliono accogliere Gesù, sono troppo superiori, credono di sapere già tutto e non vogliono sconvolgere la loro vita. A loro la vita basta così, con le loro piccole cose, le loro piccole certezze. Anche i samaritani fanno una scelta, ma è la paura di mettersi in discussione che li blocca. Allora ci chiediamo come si segue Gesù e chi non segue o rifiuta deve essere bruciato e punito come vogliono fare gli apostoli’? Qui bisogna decidere quale scelta deve indirizzare la nostra vita. Nella nostra vita vale UNA SOLA PRIORITA’, non possiamo girare a vuoto. Il cammino della volontà di Dio, che è in ognuno di noi, va avanti sempre ed è sempre pronto e tenacemente disposto ad accogliere ed accompagnare. Tre incontri si presentano in questo vangelo per aiutarci a capire. Lo zelo di chi vuole seguire, magari fa il volontario, il catechista, tante opere buone, ma per gratificare se stesso, per il proprio ego, o perché crede di aver trovato una sistemazione ed allora Gesù risponde che il cristiano è uno senza tana, è uno che si lascia andare, che quello di buono che facciamo serve a poco se lo fai solo per te stesso, ma diventa grandioso se lo fai perché la tua priorità è spendere la tua vita e tutti i tuoi talenti al servizio dell’universo, perché sei parte di un tutto, non un’isola. Gli altri due vogliono seguire, ma hanno delle resistenze, buone perché quello che vogliono fare è cosa buona, ma c’è un problema spessissimo giriamo a vuoto, ci nascondiamo dietro a gesti buoni per evitare di fare quello che è la nostra missione. “Accompagno mia madre a fare compere (cosa buona) così ho l’alibi per non studiare (missione personale evitata).” Quante persone si nascondono dietro atti buoni, assistenzialismi, volontariati, disponibilità pur di non prendere la loro vita in mano e viverla in fondo. Se sei un prete hai una priorità, fare il prete, non puoi vivere in modo diverso, se sei una moglie hai una priorità:  tuo marito e viceversa, se sei uno studente hai una priorità: studiare …  Il rischio non è quello di fare il male, ma di fare il bene che non è il nostro.  La tentazione del maligno, non è che ci fa fare il male, ma che non ci fa fare il bene che dobbiamo fare.. Bisogna andare avanti, camminare non c’è tempo per fermarsi e disperdersi in mille cose. Non sei tu che lo segui ovunque egli vada, ma è Lui che ti chiama e ti indica come farlo.  Genoveffa Tuccillo

Share This Post